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Suoni e parole nella notte della guerra

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Suoni e parole nella notte della guerra uno spettacolo, o meglio un progetto, di parole e musica nato “per non dimenticare l’assurdo dolore della guerra” chiuderà i battenti dell’Ottobre Musicale Festival. Domenica 9 Novembre andrà in scena alla Chiesa della Compagnia (ore 17.00) il lavoro realizzato dal Sestetto Promenade di Claudia Giottoli, Paolo Puliti, Natalia Benedetti, Filippo Piagnani, Lucrezia Proietti, Cecilia Di Giuli.

Il programma del concerto pone l’attenzione su quel cospicuo numero di artisti, tra cui Kandinsky, Klee, Munch, Picasso, Bartok, Schoenberg, che in uno dei periodi più bui della storia del ‘900 subirono varie forme di persecuzione a causa della loro appartenenza razziale, delle loro idee politiche e della loro libertà nella ricerca artistica.

Le musiche che animeranno la performance sono state scritte da mani di artisti importanti, e alcune di queste, come quelle di Pavel Haas e Gideon Klein, hanno terminato di operare ad Auschwitz, altre come quelle di Paul Dessau, invece, hanno trovato rifugio in America.
Il maestro Tonino Battista, invece, ha scritto Racconta ancora le nostre storie ai nostri amici, musiche originali nate proprio per questo spettacolo.

I testi che gli spettatori potranno ascoltare sono tessere di un grande puzzle che vuole dare, nonostante tutto, un messaggio positivo in cui la vita abbia un ruolo più forte del male. Tra le parole dei grandi artisti sopra menzionati, troveranno infatti spazio anche quelle dei bambini del campo di concentramento di Terezin, accuditi e protetti all’interno delle “case dei bambini” come dentro una sorta di bolla di normalità sospesa dall’orrore circostante. Insieme ai loro testi anche quelli del diario di Etty Hillesum, figura femminile di elevato spessore che morì ad Auschwitz nel novembre del 1943, per non abbandonare altri uomini in pericolo e dare loro la forza necessaria a sopravvivere.

L’Ottobre Musicale Festival/Il Pullman della musica, promosso dal Comune di Civitella in Val di Chiana con il patrocinio della Provincia di Arezzo e con la direzione artistica dell’Associazione Culturale IUBAL, chiude così questa XXIII edizione registrando il tutto esaurito per ogni viaggio che il Pullman della musica ha fatto nei medievali paesini della valdichiana aretina. Un cartellone che come ogni anno ha cercato di rappresentare un “buon mezzo per avvicinarsi alla musica” – come dicono gli organizzatori soddisfatti – “proponendo spettacoli per tutti i gusti”.