AREZZO – «Il 10 Gennaio 1276 Papa Gregorio X morì nel Palazzo Vescovile di Arezzo. Aveva 65 anni, quando arrivò ad Arezzo. Ritornava a Roma da Lione dove aveva convocato e presieduto il Secondo Concilio di Lione. Da alcuni mesi soffriva di improvvise febbri debilitanti. Era un uomo molto alto e magro. Una grande figura ascetica. Era la massima autorità religiosa e temporale del suo tempo, aveva nominato Rodolfo d’Asburgo Imperatore.
Sono passati 732 anni e la venerazione verso il Beato Gregorio X è ritornata ben viva nella nostra città. Tra la gente aretina il rispetto verso il Papa è stato sempre presente. Noi Aretini lo abbiamo sempre considerato Santo e vorremmo che fosse proclamato Santo dall’attuale Pontefice.
Come ha già richiesto il nostro Vescovo Mons Bassetti.
Ci sono molte analogie tra l’attuale Papa Benedetto XVI e Gregorio X. Sono passati più di sette secoli, ma gli obbiettivi dei due papi sono simili: unificazione della Chiesa di Roma con la Chiesa Ortodossa, Rifondare i valori e gli ideali dell’Occidente, sviluppare il legame della Chiesa Cristiana Romana con la Cina. Gregorio riuscì a realizzare questi tre obbiettivi convocando il Concilio di Lione: riunì la Chiesa di Roma con gli Ortodossi, nominò L’Imperatore del Sacro Romano Impero rifondando la cristianità in Europa, inviò Marco Polo in Cina. E’ davvero sorprendente la attualità della opera di Gregorio X nella nostra società. Poche altre città hanno il privilegio di ospitare il corpo di un Papa,il destino di aver ospitato un Conclave per eleggere un papa , come è accaduto per Arezzo.
Anzi ad Arezzo si è svolto il primo Conclave di Santa Romana Chiesa terminato con la elezione di Innocenzo V. In questi ultimi mesi è avvenuta una solenne cerimonia religiosa e storica,alla quale ho partecipato.
Il corpo di Gregorio X è stato studiato con metodo scientifico dalla Università di Pisa, è stato ricostruito il volto partendo dal suo cranio ben conservato. Il suo corpo è stato ricomposto in una urna nuova rivestito con paramenti papali.
Ogni vero aretino, con la presenza o con il suo pensiero, il 10 Gennaio è invitato a sentirsi immerso nella storia della nostra città nel ricordo e nella venerazione verso Gregorio X. L’arrivo,la morte e la sepoltura di Gregorio X nella nostra città sono state tappe primarie nella millenaria storia della nostra terra. La volontà di Gregorio X e di Guglielmo Umbertini Vescovo e Signore di Arezzo hanno generato la costruzione della nostra gotica cattedrale Non si può immaginare Arezzo ( sua sky-line), Arezzo senza la centralità della Cattedrale visibile da ogni punto della città e del suo territorio.
Recuperare la memoria dei secoli e dei personaggi della nostra storia significa creare il senso della identità e della appartenenza ad una Comunità. E’ davvero una scelta di vita e di cultura. Oggi c’è domanda di identità.
Allora saliamo in Cattedrale a far visita a Papa Gregorio X.»