Home Sport Tabù Brasile, Italvolley dice addio a sogni d’oro

Tabù Brasile, Italvolley dice addio a sogni d’oro

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PECHINO – La maledizione brasiliana ferma la corsa all'oro dell'Italvolley. Gli azzurri cadono nella semifinale olimpica contro la loro bestia nera. Il Brasile vince 3-1 (19-25, 25-18, 25-21, 25-22) e colleziona l'undicesimo successo consecutivo contro gli azzurri. Dal 9 ottobre 2002, i verdeoro non concedono nulla all'Italia maschile pallavolo. La striscia impressionante prosegue anche a Pechino. Risultato: il sestetto di Bernardinho, che in finale affronterà gli Stati Uniti, va a caccia del secondo oro olimpico consecutivo e del terzo della sua storia. L'incerottata Italia di Andrea Anastasi, invece, deve rinunciare ancora una volta ai sogni d'oro a cinque cerchi: resta solo il bronzo, in palio nella finale di consolazione con la Russia.
Il podio sarebbe un risultato comunque notevole per una squadra falcidiata dagli infortuni. Restano, però, i rimpianti per il k.o. incassato oggi. Gli azzurri partono a razzo: pronti, via e maxi-break fino al 9-2. Contro un Brasile insolitamente falloso, l'allungo basta e avanza per ipotecare il primo set che la formazione di Anastasi chiude 25-19 in 24'. Il copione cambia nel secondo parziale, quando i verdeoro ritrovano meccanismi e sicurezza. Marcelinho comincia a smistare palloni alle bocche di fuoco, il 4-2 è il primo vantaggio della giornata per i campioni olimpici che cominciano a funzionare a muro e in difesa.
L'Italia ha il merito di restare in scia (13-16) grazie alla vena di Mauro Gavotto, che firma punti pesanti al servizio. Quando l'aggancio sembra possibile, gli azzurri incappano in errori fatali: battute sbagliate e invasioni a muro rilanciano la fuga del Brasile (21-16). Giba e Andre tornano ad essere implacabili e tocca a Bruno Rezende, figlio del ct Bernardinho, chiudere il secondo set per 25-18 con un ace: 1-1 dopo 51'. L'equilibrio domina la prima parte del terzo set (7-7), nella quale l'Italia trova finalmente anche i punti di Matteo Martino. L'emorragia di errori al servizio prosegue ma l'Italia è in piena corsa (15-16). A complicare i piani di una Nazionale incerottata arriva l'infortunio di Gigi Mastrangelo: il centrale si fa male alla caviglia sinistra e viene portato fuori a braccia. L'ingresso del redivivo Alessandro Fei, che torna in campo dopo 8 giorni di stop, non è sufficiente per ricucire il gap. Il Brasile non è la consueta macchina da volley ma ha le risorse per archiviare con successo il terzo set. Andre firma il 25-21 e i verdeoro sono avanti 2-1 dopo 1h18'.
Con le spalle al muro, l'Italvolley continua a regalare punti preziosi. Uno, due, tre falli: senza nemmeno faticare, il Brasile si trova avanti 8-4 e si prepara ad un finale in discesa. Invece, deve ancora fare i conti con azzurri vivi e capaci di risalire a -1 (16-17), grazie anche al contributo del neoentrato Hristo Zlatanov. L'Italia fallisce le due occasioni per agganciare gli avversari. Il Brasile mette a terra gli ultimi, pesantissimi palloni: 25-22, sipario.