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Task force europea di ricerca contro nuove pandemie influenzali

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Task force europea di ricerca contro nuove pandemie influenzali

FRANCIA – Si è svolto oggi in Francia, ad Angers, il Consiglio dei Ministri della Salute dell’Unione Europea dove l’Italia è stata rappresentata dal Sottosegretario di Stato con delega alla Salute, Prof. Ferruccio Fazio. La discussione si è incentrata sulle problematiche connesse ai rischi legati alle nuove pandemie, in particolare per quelli connessi alla possibile Pandemia Influenzale.
Nella stessa giornata il Sottosegretario Fazio ha incontrato anche il Segretario di Stato USA alla Sanità, Leavitt, e nel corso del colloquio ha affrontato le problematiche connesse con la preparazione e lotta ai rischi connessi alle nuove pandemie segnalando l’impegno dell’Italia nella lotta a tali rischi e ponendo le basi per azioni collaborative ivi incluse la condivisione di campioni biologici per la diagnosi e terapia dell’influenza. Nello stesso incontro si sono affrontati i problemi legati ad un miglior coordinamento delle azioni bilaterali nel settore della ricerca e della difesa del Consumatore per prodotti pericolosi . Tali tematiche saranno oggetto di specifici futuri accordi con gli Stati Uniti d’America.
Nel corso dell’incontro con i Ministri della Salute dell’UE il Sottosegretario Fazio, nell’ambito della discussione sui rischi legati alle nuove pandemie, ha evidenziato l’impegno del Governo Italiano per aggiornare il Piano Nazionale Intersettoriale per le emergenze pandemiche; aggiornare l’attuale Piano Nazionale per le Pandemie influenzali per incrementare e migliorare in particolare l’attività di formazione degli operatori del settore; completare e aggiornare il Piano Nazionale di Comunicazione; incentivare la Ricerca italiana nel settore in coordinamento con le Autorità Europee.
Il Prof. Fazio ha inoltre concordato con i colleghi europei sulla necessità di un maggior coordinamento dell’azione a livello Comunitario segnalando in particolare la necessità di una standardizzazione e coordinamento dei Piani sanitari, inclusa la creazione di un pool di risorse comuni e lo scambio di campioni di virus per migliorare le capacità di diagnosi e terapia. Il prof Fazio ha inoltre concordato sull’importanza di un Coordinamento dei Piani di Comunicazione e sullo sviluppo di un Piano di Comunicazione Europeo, sul potenziamento della ricerca nell’ambito delVIII Programma Quadro attraverso la creazione di un apposita task force che lavori in particolare al vaccino antinfluenzale, alla standardizzazione dei metodi diagnostici, a farmaci antivirali di nuova generazione.
Per quanto riguarda invece l’epidemia di influenza stagionale, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha già predisposto la circolare con le raccomandazioni sulla prevenzione e il controllo dell’influenza per la stagione 2008 – 2009. In particolare la Circolare ricorda le recenti misure di igiene e protezione individuale indicate dall’ ECDC per ridurre la trasmissione del virus:
– Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
– Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
– Isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
– Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali , quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali)
Riguardo alla vaccinazione, invece, mezzo efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue complicanze, la circolare oltre ad aggiornare la composizione dei vaccini antinfluenzali sottolinea un efficacia in media nell’80% dei casi. Negli anziani che vivono in comunità, l’efficacia stimata della vaccinazione nel ridurre la mortalità legata all’influenza è pari in media al 50%.
Il vaccino antinfluenzale è indicato per la protezione di tutti i soggetti che non abbiano specifiche controindicazioni alla sua somministrazione.
In accordo con gli obiettivi specifici indicati dalla pianificazione sanitaria nazionale la Circolare indica i gruppi di popolazione per cui l’offerta attiva e gratuita di vaccinazione è prioritaria da parte dei servizi territoriali di prevenzione, direttamente o attraverso servizi collegati (medici di famiglia, ospedali, datori di lavoro):
1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da:
a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche
d) malattie renali con insufficienza renale
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
f) tumori
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
j) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
6. Medici e personale sanitario di assistenza
7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
8. Per quanto riguarda i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori la vaccinazione sarà offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza. Per le altre categorie socialmente utili è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta. E’ pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
Per tale ragione, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a:
– allevatori
– addetti all’attività di allevamento
– addetti al trasporto di animali vivi
– macellatori e vaccinatori
– veterinari pubblici e libero-professionisti

La Circolare raccomanda inoltre che il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:
– Lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età).
– Soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei suoi componenti.
Per quanto riguarda la tipologia dei vaccini si ricorda che quelli disponibili in Italia sono tutti equivalenti e che è importante conservarli in frigo (non in freezer) ad una temperatura compresa tra i 2° e gli 8° gradi.