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Trasimenide: arte, miti e leggende

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Trasimenide: arte, miti e leggende

Sabato 27 settembre alle ore 17,30 presso la Sala Conferenze di Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago si terrà la presentazione del catalogo della mostra Michele Ciribifera Frequenze Anomale curata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Castiglione del Lago e da Caterina Bizzarri.
TRASIMENIDE arte miti e leggende ospita per l’edizione 2008 le sculture dell’umbro Michele Ciribifera dislocate lungo un percorso che collega il centro del paese al Lungolago.
Nelle sculture di Ciribifera sono presenti le tensioni strutturali di elementi tratti direttamente dal contesto naturale; il suo lavoro rappresenta il talento puro, la passione del fare artistico, la fedele ricerca personale di un contatto fra natura e arte. I suoi spazi immaginari ci conducono verso incontrollate linee di forza e di tensione. L’artista, utilizzando innumerevoli materiali, dal legno, ferro, pietra e acciaio, analizza, disseziona, moltiplica, in modo quasi scientifico, le sue opera. In un gioco di perenne contrasto fra natura e artificio, realtà ed illusione, le sculture di Michele Ciribifera definiscono l’arcana interazione tra energia e materia. Lo spettatore è spinto ad entrare nelle sculture, dove possibile, per sentirsi accolto da forme che paiono organiche, capaci di proiettarci in dimensioni spaziali nuove, in realtà parallele.
Il catalogo a corredo della mostra, con interventi istituzionali e testo critico di Danilo Sensi oltre alla documentazione fotografica delle opere esposte e del lavoro d’installazione, è edito da TP EDITRICE.

TRASIMENIDE – Arte – Miti – Leggende
Il titolo della manifestazione stessa vuole rammentare quanto l'arte e la creatività, unite alla fatica di intere generazioni di uomini, facilitino l'incontro tra ragione e sentimento. Leggenda e mito: come materia prima per l'arte, ovvero lo sforzo che l'espressione artistica dello sculture compie nel rappresentarli e renderli vivi, quindi l'arte come strumento creativo della comunicazione, comunicare per coinvolgere, socializzare per ottenere attenzione: coinvolgimento collettivo e sviluppo di socialità partecipata; transito educativo verso una comunità responsabile. Castiglione del Lago con Trasimenide Arte Miti e Leggende accoglie ormai da diversi anni le sculture di scultori affermati invitati a creare un percorso che unisca elementi plastici all’ambiente circostante. La scultura diviene segno al servizio del paesaggio e di chi lo frequenta, parte integrante degli scenari e delle prospettive urbane; un modo per riconquistare l’armonia minacciata dalla “modernità contemporanea”; un contributo all’elevazione civile e culturale della gente che lo frequenta. L’artista è libero di interpretare la Materia, proveniente dalla terra umbra e il paesaggio umanizzati da intere generazioni di contadini. L’intento è quello di dare origine ad un prezioso museo all’aperto di arte contemporanea dove arte e paesaggio si integrino perfettamente: le installazioni e le sculture monumentali che gli artisti lasciano al Comune si inseriscono organicamente nell'ambiente naturale, diventando parti integranti del contesto, dialogando con l'acqua, con gli alberi, con le nuvole, con le luci del giorno e con i colori delle stagioni. Ogni anno, poi, la pubblicazione del catalogo a corredo della manifestazione è parte di rilevante importanza. Le opere sono esposte lungo un percorso che segue la pianta del paese, dal centro storico al lungolago, sistemate nei punti in cui uno spazio si allarga per una piazza o si dilata per l’affaccio verso la pianura o il lago. Ogni anno gli artisti sono coinvolti a realizzare un’opera o un gruppo di sculture site-specific a ricordo delle 14 donne annegate nel Trasimeno nel 1911: memoria di una lontana tragedia che ha segnato la storia del Lago.

MICHELE CIRIBIFERA
Michele Ciribifera, nasce a Perugia nel 1969 e si diploma in scultura con il Maestro Edgardo Abbozzo, all’Accademia di Belle Arti di Perugia nel 1991. Negli anni seguenti frequenta gli studi di diversi artisti, tra i quali la scultrice americana Beverly Pepper. Nel 1993 vince il primo premio al simposio di scultura a Quartu S.Elena e nel 1997 espone nella prima personale a Sansepolcro, una serie di sculture nelle quali sono presenti le tensioni strutturali di elementi tratti direttamente dal contesto naturale. Il lavoro di Ciribifera rappresenta il talento puro e non ancora contaminato, rappresenta la passione pura per il fare artistico, rappresenta la sua fedele ricerca personale di un contatto fra natura e arte. La vita e le esperienze divengono forma e la forma diviene arte. I suoi spazi immaginari ci conducono verso incontrollate linee di forza e di tensione. Lo spettatore è spinto ad entrare nelle sculture, dove possibile, per sentirsi accolto da forme che paiono organiche, le sue strutture sembrano capaci di proiettarci in dimensioni spaziali nuove, in realta parallele. Nella sua ricerca, l’artista sposta lo sguardo in modo quasi scientifico, analizza, disseziona, moltiplica, utilizzando innumerevoli materiali, dal legno al ferro, in un gioco di perenne contrasto fra natura e artificio. Nel gioco tra realtà ed illusione, le sculture di Michele Ciribifera definiscono l’arcana interazione tra energia e materia. Tra le sue mostre collettive e personali più importanti: Figure, curata da Michael Shaw. Burghley Sculpture Garden, Burghley House, Stamford UK, Maggio 2008, Rhythmical, curata da Mario Berdic e l’Istituto Italiano di Cultura in Slovenia, Galerija MediaNox, Maribor Slovenia, Settembre 2006, Arte Contemporanea 10, Arte/Scienza di Pace, curata da Anna Cochetti e Adriano Di Giacomo. Muditac Majorana Arte Contemporanea, Roma, Al di la del Visibile, curata da Jean-Luc Umberto Bertoni, Fortezza Medicea del Girifalco, Cortona.

LA MOSTRA – “FREQUENZE ANOMALE”
Qualcosa di personale su Michele Ciribifera by Danilo Sensi. Quando ho visto la prima volta i lavori di Michele Ciribifera, ho provato la medesima sensazione che provai alcuni anni fa di fronte alle sculture monumentali di Burri, un insieme di emozioni che mi spinsero ad entrare dentro all’opera. Entrai dentro alla scultura di Burri così come sono entrato dentro alle sculture di Ciribifera. Ci sono entrato di getto, senza riflettere, ho toccato la materia e sentito le vibrazioni sonore, ho visto le saldature e assaporato gli odori provocati dal sole cocente sul metallo. Come un bambino eccitato ho percorso l’opera in lungo e in largo ed ho immaginato l’artista al lavoro, il suo studio, gli schizzi preparatori, il momento dell’assemblaggio dei vari pezzi che la compongono, il parto dell’idea. Da tempo non provavo queste cose, da tempo i miei sensi non esploravano così intensamente quell’universo fantastico che è l’arte, da tempo non mediavo fra il linguaggio dell’artista che si esplica con i propri lavori e il pubblico, che questo linguaggio deve recepire. L’arte è un linguaggio molto più puro di quello parlato, più diretto e sicuramente più sincero. Il colore, la materia e le forme sono come lettere e tutte assieme divengono parole. Mediare fra l’artista e il pubblico riesce solo se per primo il critico comprende ciò che l’artista dice, ed io da tempo non comprendevo più questo linguaggio, ma le opere di Michele Ciribifera hanno risvegliato in me la curiosità di capire un mondo fatto di spazio, forma e materia. Spesso per descrivere il lavoro di un artista e per rendere attuale e comprensibile il discorso si tende a procedere per similitudini, per evidenti influenze di stile, per presupposte appartenenze a correnti o movimenti. Non è il caso di Michele, che seppur colto e quindi avendo presente la lezione del 900’, non copia, non si ispira, non assimila. Tutto nasce dalla sua fantasia e dalla sua intelligenza, dalla capacità di piegare lo spazio e la materia, che sia legno o alluminio, alle proprie volontà creative. Michele, supera gli stessi concetti creativi, legando assieme presenza ed assenza, pieni e vuoti, in un eterno contrasto che rende unici i suoi lavori perché si possono vivere, si possono percorrere, si può entrarvi, venendo in contatto con l’energia che emanano e che aumenta dalla collocazione naturale scelta a Castiglione Del Lago. La positività e l’armonia, la forza e la caparbietà, trasudano dalle sculture di Michele, rivelando un artista che crede in ciò che fa.