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Un documento a sostegno dei lavoratori della Buitoni

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Un documento a sostegno dei lavoratori della Buitoni

AREZZO – Un documento sulla vicenda della cessione dello stabilimento Buitoni di Sansepolcro è stato approvato all’unanimità dal consiglio provinciale. A portare la questione all’attenzione del consiglio è stato, durante la fase delle interrogazioni, il consigliere di Alleanza Nazionale Riccardo Marzi: "c’è molta preoccupazione e la fase che attraversa la vicenda è molto delicata – ha affermato Marzi. Chiedo quindi un forte e sincero sostegno del consiglio provinciale ai lavoratori". A Marzi si sono associati i consiglieri Mirco Meozzi di Rifondazione Comunista, che ha proposto di esprimere questo sostegno approvando un documento, e quello del Partito Democratico Roberto Rossi. Il Presidente del consiglio provinciale Antonio Perferi ha quindi sospeso brevemente la seduta per permettere la stesura del documento, che ha avuto poi il voto favorevole di tutti i consiglieri. Nel documento approvato "il consiglio provinciale, preso atto della critica situazione dello stabilimento Buitoni relativamente alla attivata procedura di vendita da parte del gruppo Nestlè Italia; considerata la forte preoccupazione della città di Sansepolcro, della comunità Valtiberina nonché della provincia tutta in ordine alle voci, agli annunci e alle smentite che si stanno susseguendo sul futuro dello stabilimento; considerata, inoltre, la valenza che tale azienda ha da sempre nel contesto economico e occupazionale di tutto il territorio nazionale esprime la propria convinta solidarietà e partecipazione alle istanze dei lavoratori che vivono in una crescente preoccupazione per il futuro occupazionale e per le sorti del marchio Buitoni e auspica che si raggiunga nel più breve tempo possibile una soluzione che garantisca la tutela dei livelli occupazionali e al contempo lo sviluppo e il mantenimento della posizione strategica dell’azienda nel territorio". Oltre alla Buitoni, durante le interrogazioni sono stati affrontati i temi della sanità, sulla quale il capogruppo del Pdci Giorgio Renzi ha chiesto che il consiglio provinciale discuta del Piano sanitario della Asl, della Chimet, sulla quale il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Pompili ha chiesto formalmente alla giunta provinciale come intende muoversi per sbrogliare una matassa che si è fatta complicata, della necessità di convocare un consiglio provinciale dedicato ai temi legati alle violenze di ogni genere, proposto dalla consigliera di Forza Italia Leonora Ferrotti, di rifiuti e del nuovo ambito territoriale composto da Arezzo, Siena e Grosseto per il loro smaltimento, tema sul quale è intervenuto il consigliere di Forza Italia Claudio Marcelli, e di sicurezza, sulla quale il consigliere Lucia Tanti, anch’essa di Forza Italia, ha chiesto di conoscere la posizione della Provincia di Arezzo in merito all’eventualità di aprire un Cpt anche in Toscana. Sono stati poi approvati a maggioranza il contratto di affidamento di servizi di e-governement alla società Artel, illustrato dall’Assessore all’innovazione Gabriella Cecchi, la prosecuzione dell’accordo di Programma con il Comune di Arezzo e la Camera di Commercio per la promozione e lo sviluppo del territorio, sul quale è stato relatore il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, pratica che ha suscitato dibattito relativamente alla documentazione presentata ed alle modalità di illustrazione del punto in commissione consiliare che ha richiesto anche una breve sospensione della seduta, ed il piano provinciale dei servizi di sviluppo agricolo e rurale, presentato dall’Assessore Roberto Vasai e sul quale i consiglieri di Forza Italia si sono astenuti.