ROMA – Partono le iniziative Apat al Forum PA ed iniziano con una novità: 5.500 reperti edilizi e decorativi conservati dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente, 46.000 reperti litologici e 3.000 di tipo mineralogico; in 3D, anche le 17 opere di geologia ed arte di fine Ottocento inizi Novecento. In altre parole, la presentazione del Museo virtuale delle Collezioni geologiche e storiche dell’Apat, che inaugurerà gli eventi dell’Agenzia al Forum PA e che permetterà di conoscere da vicino gli oltre 100mila reperti fossili che, provenienti da giacimenti in Italia e all’estero, rappresentano le uniche collezioni appartenenti allo Stato. Un significativo punto di riferimento per gli studi paleontologici, grazie all’eccezionale serie di graptoliti, progenitori dei vertebrati e dell’uomo, di archeociatidi, i più antichi fossili italiani e trilobiti, crostacei risalenti a 500 milioni di anni fa.
La giornata del 12 maggio avrà inizio con un prodotto multimediale che, attraverso le nuove tecnologie a servizio della museologia, permette di visitare da un lato un ambiente ricostruito, comprese le antiche sale ottocentesche, dall’altro i numerosi reperti di fossili, minerali nonché preziose opere artistiche.
In mancanza di una sede museale idonea, l’Apat non rinuncia a mettere a disposizione di un ampio pubblico il ricco patrimonio custodito al suo interno.