Home Nazionale Una coppia italiana: ‘Da ieri asseragliati in albergo’

Una coppia italiana: ‘Da ieri asseragliati in albergo’

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ROMA – E' da oltre 17 ore che vivono nell'incubo. Diciassette ore di terrore, appesi ad un unico contatto con il mondo esterno attraverso il cellulare. Patrizio Amore e Carmela Zappalà tutto potevano pensare della loro vacanza in India, ma non certo di finire alla vigilia della partenza per l'Italia asserragliati al quindicesimo piano di un grande albergo di Mumbai, al buio, con il cuore in gola ad ogni tonfo, esplosione, raffica di mitragliatrice. Non è finita, per loro. Per loro e per altri connazionali l'incubo infatti continua.

L'ADNKRONOS è in grado di raccontare la storia di Patrizio Amore, napoletano di 64 anni, e Carmela Zappalà, romana di 50 anni, i due coniugi che per primi hanno dato l'allarme in Italia di quanto stava avvenendo a Mumbai. Proprio così: si deve a questa coppia la notizia, in tempo reale, di quanto stava avvenendo nella città indiana messa a ferro e fuoco dai terroristi con più azioni coordinate e l'assalto agli hotel. Patrizio Amore e Carmela Zappalà, infatti, hanno un figlio. Non uno qualsiasi: è un poliziotto. E' Massimiliano Assini, assistente della Polizia di Stato, in forza all'Interpol di Roma dal 2001.

Sono le 18.20 di ieri pomeriggio quando il cellulare di Assini, in quel momento nel suo ufficio al Palazzo dell'Anagnina di Roma, la sede della Direzione Centrale della Polizia Criminale, si mette a squillare e sul display appare la scritta 'Papà'. Il poliziotto pensa alla solita chiamata di routine prima che i genitori si congedino per la notte. ''Ciao Papà, tutto bene?'', domanda Assini. Di sottofondo, il poliziotto sente una serie di rumori strani, sembrano esplosioni, raffiche. ''Massimiliano, aiutaci!!!'', è il grido disperato del padre. Lì per lì Massimiliano non capisce. ''Papà, papà, ma che sta accadendo?'', grida. A migliaia di chilometri di distanza, il padre urla: ''Massimiliano, qui è l'inferno. Io e mamma stiamo bene, ma è l'inferno. Stanno scoppiando le bombe…sparano…siamo chiusi…''. Il poliziotto non crede a quel che sente: ''Papà, calmati, che sta succedendo?''. ''I terroristi hanno attaccato l'albergo!'', gli replica il padre. Assini ha capito. ''Papà, cerca di chiuderti in camera con mamma…''. ''Sì,sì, ci hanno detto di non lasciare l'albergo perché ci sono i terroristi, siamo al 15° piano, in un sgabuzzino''. ''Papà, richiamami tra 10 minuti'', taglia corto il figlio.

Il poliziotto non perde un attimo. Lui, che lavora nel 'cuore' della Polizia, dà l'allarme ai suoi superiori. L'Interpol, a sua volta, avvisa il ministero degli Esteri di quel che sta avvenendo a Mumbai. Le istituzioni italiane si mettono in moto. Il ministero degli Esteri contatta il console a Mumbai mentre Assini ricontatta i genitori.

Marito e moglie sono nell'Hotel New Oberoi. Con loro, altri due italiani, che fortunatamente riescono a mettersi in salvo durante la notte. Chiusi in uno sgabuzzino utilizzato dagli addetti alle pulizie restano i genitori di Massimiliano. Il loro albergo è uno di quelli presi di mira dai terroristi nella notte più lunga di Mumbai. ''Massimiliano, ci hanno detto di chiuderci qui dentro e non uscire perché i terroristi potrebbero essere ancora nell'albergo'' racconta la madre al poliziotto. ''Stanno scoppiando bombe, sparano. Non finisce mai'', urla al cellulare Carmela Zappalà.

Così, per ore, attraverso il cellulare di Assini, si svolge la cronaca in diretta dei tragici eventi di Mumbai. ''Papà, cercate di usare un solo cellulare'', raccomanda il poliziotto ai genitori, che sono al buio, dal momento che l'impianto elettrico è stato disattivato nell'hotel.

Una notte lunga, con l'alba che non arriva mai. Gli spari, le raffiche, continuano anche al mattino. I due italiani sono ancora lì, asserragliati nello sgabuzzino. Le batterie non dureranno a lungo. Le ultime esplosioni questa mattina alle 9.34. Assistito costantemente dai suoi superiori, che da ieri pomeriggio seguono minuto per minuto la situazione di Mumbai dalla sala operativa dell'Interpol, Massimiliano Assini continua dall'Anagnina a contattare il padre e la madre.

Articlolo scritto da: Adnkronos