Home Cultura e Eventi Cultura Una mostra per non dimenticare

Una mostra per non dimenticare

0

AREZZO – La Provincia di Arezzo dedica il "Giorno della memoria" del 2008 alla memoria dell’eccidio consumato contro i militari italiani nelle isole di Cefalonia e Corfù dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Si apre oggi, infatti, la mostra documentaria dal titolo "La scelta della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943", curata da Orazio Pavignani e realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Superstiti Reduci e Famiglie Caduti Divisione "Acqui". La mostra è allestita presso l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Arezzo di Via Guido Monaco 17 e resterà aperta fino al 9 febbraio prossimo. "Da molti anni ormai – ha spiegato l’assessore provinciale alla Cultura, Emanuela Caroti – la Provincia di Arezzo presenta un programma di iniziative e manifestazioni in occasione del Giorno della Memoria. Per il 2008 abbiamo voluto dar voce al tema della prima resistenza antinazista nelle isole egee, cui anche il territorio aretino ha dato un proprio contributo di sangue. Non sarà questo l’unico appuntamento: assieme al comune di Castiglion Fiorentino sosteniamo una mostra itinerante realizzata dagli studenti che hanno partecipato nel 2006 al Viaggio della memoria ad Auschwitz e propone una riflessione sui campi di sterminio; con quello di Sansepolcro sosteniamo e proponiamo uno spettacolo teatrale rivolto alla Scuola che si appoggia anche sull’attività dell’associazionismo locale, e ancora uno spettacolo teatrale al palasport delle Caselle di una compagnia proveniente dalla Galilea altre e occasioni di dialogo e incontro". La mostra inaugurata oggi propone una ricognizione sulle origini della "Divisione Acqui" e sul suo impegno come truppa d’occupazione nelle isole egee. I militari italiani della "Acqui" e di altri reparti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovarono per primi a far fronte ai tedeschi e dopo una lunga trattativa e violenti scontri armati furono sopraffatti e sterminati dall’esercito nazista. "Proprio in quei militari italiani – spiega il curatore Orazio Pavignani – ufficiali e soldati che rifiutarono di cedere le armi ai tedeschi ed arrendersi, si individua il primo embrione di resistenza antinazista. E d è stato un esempio di solidarietà da ricordare, perché gli italiani, forza di occupazione in quelle isole, furono in più casi nascosti e protetti dalle incursioni tedesche proprio dalla popolazione greca". Una specifica sezione è dedicata ai quindici militari aretini inquadrati nei reparti della Divisione "Acqui", molti dei quali non fecero più ritorno: "l’appello ai cittadini è quello di integrare le lacune dei documenti, fornendo al Servizio Cultura della Provincia di Arezzo informazioni e materiali utili a ricostruire le vicissitudini degli aretini della divisione Acqui" sottolinea Enzo Gradassi che ha curato la ricerca archivistica locale.La mostra è a disposizione, previa prenotazione, per visite scolastiche guidate e, nel contempo, grazie alla disponibilità offerta dalla prof. Graziella Bettini, presidente dell’Associazione Nazionale Superstiti Reduci e Famiglie Caduti Divisione "Acqui" e figlia del Colonnello Elio Bettini, caduto a Corfù, le scuole possono programmare in accordo con l’assessorato provinciale ai Beni e Attività Culturali incontri di approfondimento all’interno degli Istituti scolastici. "Sono lieta – afferma la professoressa Bettini – di poter diffondere e tramandare la memoria di un fatto tragico, ma significativo, che possa trasmettere alle nuove generazioni il valore della pace: è questo il messaggio della Divisione Acqui". La mostra resterà aperta, con ingresso gratuito, fino al 9 febbraio 2008 tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30, e anche nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30.