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XII Premio Fair Play

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XII Premio Fair Play

AREZZO – Agostino Abbagnale, Alexsander Popov, Frankie Fredericks, Paola Pezzo, Domenico Fioravanti, Pino Maddaloni e Stefano Baldini, i plurimedagliati di Barcellona ’92, delle olimpiadi del Centenario di Atlanta ’96, dei Giochi del nuovo millennio di Sydney 2000 e delle ultime olimpiadi greche, completano la rosa delle 18 ‘leggende olimpiche da Roma 1960 ad Atene 2004’ che il 3 e 4 luglio daranno vita ad un’edizione ‘speciale’ del Premio Internazionale Fair Play Mecenate a Cortona (Ar)

Una parata di stelle olimpiche, che, nella serata di venerdì 4 luglio, saliranno sul palco di Piazza Signorelli a Cortona per ricevere l’ambito riconoscimento, oltre al diploma di Ambasciatore del Fair Play e la spilla ideata da un designer orafo aretino. Oltre ai campioni dell’ultimo ventennio olimpico, saranno presenti i già annunciati: Livio Berruti oro sui 200 metri a Roma ’60, Abdon Pamich il marciatore friulano oro nella 50km a Tokyo ’64, Tommie Smith il velocista americano oro sui 200 metri a Città del Messico ’68, Bob Beamon il saltatore in lungo oro a Città del Messico ’68, Dick Fosbury il saltatore in alto oro a Città del Messico ’68, Klaus Dibiasi il tuffatore altoatesino oro a Monaco ’72 e Montreal ’76, Alberto Juantorena il mezzofondista veloce cubano oro sui 400 e 800 metri a Montreal ’76, Edwin Moses il quattrocentista ad ostacoli americano oro Montreal ’76 e Los Angeles ’84, Sebastian Coe il mezzofondista inglese oro sui 1500 a Mosca ’80 ed a Los Angeles ’84, Maurizio Damilano oro nella 20 km di marcia a Mosca ’80, e Gabriella Dorio oro nei 1500 a Los Angeles 1984.

Le serie di vittorie olimpiche collezionate nel canottaggio da Agostino Abbagnale inizia da Seoul ’88 per proseguire fino a Sydney 2000. Dodici anni di successi per il più giovane dei tre fratelli Abbagnale, che portò avanti l’eredità di Carmine e Giuseppe (oro a Los Angeles ’84, Seoul ’88 e argento a Barcellona ’92) superandoli nel medagliere di famiglia con un oro in più.
La prima medaglia d’oro di Agostino risale a Seoul 1988 nella specialità del 4 di coppia assieme a Poli, Tizzano e Farina. Il secondo oro arriva 8 anni dopo, ad Atlanta 1996, stavolta nel 2 di coppia con Tizzano. Il terzo a Sidney 2000, dove torna a vincere nel 4 di coppia con Sartori, Galtarossa e Raineri. Sempre nella specialità del 4 di coppia, Agostino Abbagnale ha vinto anche due titoli mondiali nel 1997 e 1998.

Da bambino aveva paura dell’acqua. Qualche anno dopo, però, Aleksandr Popov divenne uno dei più grandi campioni di tutti i tempi nel nuoto. Alle Olimpiadi di Barcellona 1992, Popov vinse i 50 ed i 100 metri stile libero e si riconfermò in entrambe le distanze ai Giochi di Atlanta 1996. Fu il secondo uomo dopo Johnny Weissmuller, il famoso "Tarzan", a riuscire nell'impresa.
Poco dopo le Olimpiadi di Atlanta, una coltellata subita nel corso di una lite ne mise a repentaglio la carriera, ma dopo un periodo di riabilitazione, tornò subito in vasca e nel 1997 fu di nuovo campione europeo. Gareggiò anche alle Olimpiadi di Sidney 2000, dove fu medaglia d’argento nei 100 stile libero e ad Atene 2004, dove non riuscì a qualificarsi per la finale.
Ha collezionato inoltre ben 6 ori mondiali e 21 ori europei.

Frankie Fredericks è lo sprinter africano più forte di tutti i tempi, il velocista namibiano con laurea in ingegneria capace di correre 100 mt. in 9”86, i 200 mt. in 19”68 e di vincere 4 medaglie d’argento su entrambe le distanze alle Olimpiadi del 1992 e 1996.
A Barcellona regalò alla Namibia la prima medaglia olimpica e ad Atlanta fu testimone diretto dello strepitoso record del mondo di Michael Johnson sui 200 metri che, con il tempo di 19”32, polverizzò il 19”72 di Pietro Mennea che resisteva da ben 17 anni. Fredericks giunse alle spalle di Johnson in 19"68, diventando così il secondo uomo a scendere sotto lo storico tempo di Mennea.

La mountain-bike, che ad Atlanta ’96 fece il suo debutto come disciplina olimpica, trovò subito nell’avvenente Paola Pezzo una delle migliori interpreti mondiali ed olimpiche.
Dopo l’oro a sorpresa di Atlanta ’96, quattro anni dopo la Pezzo si riconfermò campionessa olimpica a Sydney.
La biker veronese è inoltre l’unica atleta della specialità ad aver vinto Olimpiadi, Campionati Mondiali (nel 1993 e nel 1997) e Coppa del Mondo. Dal 1999 è stata inserita nella Mountain Bike Hall of Fame.

Domenico Fioravanti è stato uno dei talenti più precoci, e forse più sfortunati, che il nuoto italiano abbia mai avuto.
Le sue imprese alle Olimpiadi di Sidney 2000, in cui si aggiudicò i 100 e i 200 rana, sono state la pietra miliare di una scuola, quella italiana, che a tutt’oggi sta mietendo tanti allori nel nuoto. Nei 100 rana è stato 2 volte campione europeo: nel 1999 e nel 2000.
Nel 2004, a causa di un’ipertrofia cardiaca, non ha potuto difendere i suoi due ori olimpici, dovendo abbandonare l’attività. Campione di forza di volontà, è oggi testimonial della Federazione Italiana Nuoto per la promozione delle discipline natatorie.

Il judo è lo stile di vita e l’arte di famiglia di Pino Maddaloni. Fu infatti il padre, tutt’oggi ancora suo allenatore, ad iniziare il piccolo Pino a questa disciplina.
Dopo aver vinto numerosi titoli a livello giovanile, la definitiva consacrazione arrivò nel 1998 quando si laureò campione europeo nella categoria 73 kg. Un titolo bissato anche nell’anno successivo, mentre il 2000 fu l’anno della sua più importante affermazione: la medaglia d’oro olimpica a Sidney. Uno oro che non ha potuto difendere nel 2004, all’Olimpiade di Atene, a causa di un grave infortunio
Smaltita la delusione è ben presto tornato sul tatami in una nuova categoria di peso, quella degli 81 kg, alla ricerca di un nuovo traguardo olimpico.

Stefano Baldini è sicuramente, assieme a Gelindo Bordin, il più forte maratoneta italiano di tutti i tempi. Due volte campione europeo (nel 1998 e nel 2006) è a tutt’oggi il primatista italiano sulla distanza.
L’impresa che lo ha portato all’oro olimpico di Atene 2004 è ancora impressa nella memoria della gente. Era il giorno di chiusura della XXVIII Olimpiade, stava calando la sera e l’antico stadio Panathinaiko si stava preparando a celebrare la cerimonia di chiusura quando Stefano Baldini fece il suo ingresso trionfale. Sedici anni dopo Gelindo Bordin, Baldini si aggiudicava l’oro in una maratona storica e conquistava l’ultima medaglia dei Giochi di Atene 2004.

Il programma del Premio Fair Play Mecenate 2008 partirà da Roma dove nella giornata di mercoledì 2 luglio verrà ufficialmente presentata alla stampa la dodicesima edizione del Premio, seguita poi dalla tavola rotonda ‘ Città del Messico ’68 – i Giochi della Rivoluzione Culturale e Sportiva’ con la presenza di Smith, Beamon e Fosbury.
Il giorno successivo i campioni prenderanno parte al 1° Torneo Fair Play benefico di Golf organizzato presso il Golf Club Casentino (Ar) in collaborazione con l’Associazione Giornalisti Golfisti. Venerdì 4 luglio Cortona (Ar) ospiterà l’incontro dal titolo ‘Atene 2004 e Londra 2012 – impatti sociali dei più grandi eventi sportivi’ mentre la sera, la splendida cornice di Piazza Signorelli diventerà teatro della cerimonia di consegna dei premi.