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Ad Arezzo “Sotto il segno di Galileo”

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Ad Arezzo “Sotto il segno di Galileo”

AREZZO – Quattrocento anni: è il tempo trascorso dalle prime grandi scoperte astronomiche galileiane, compiute grazie al cannocchiale che lo stesso scienziato pisano potenziò e presentò al governo veneziano: i monti lunari, la composizione della Via Lattea, i satelliti di Giove.
Grazie al progetto scientifico di Fausto Casi, Direttore del Museo dei mezzi di comunicazione, a cui hanno partecipato Comune di Arezzo, Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Biblioteca Comunale “Città di Arezzo”, Università degli Studi di Siena – Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo, Associazione Fiera Antiquaria di Arezzo, questo importante anniversario in cui si celebra la nascita della scienza moderna trova nella nostra città la dovuta valorizzazione con un percorso di mostre che s’inaugura venerdì 25 settembre per protrarsi fino al 22 novembre.
“Assicuro – ha dichiarato il Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani – l’attenzione del Comune nei confronti del Museo dei mezzi di comunicazione e del suo sviluppo ritenendolo una delle cose di pregio che questa città possa offrire ai visitatori e agli stessi abitanti. Stiamo lavorando per avere a disposizione altre sale polifunzionali e strutturare così un vero e proprio museo della scienza e della tecnica di grande impatto visivo e all’avanguardia da un punto di vista espositivo e didattico. L’impegno è di raggiungere l’obiettivo in tempi rapidi. E speriamo in questo modo di regalare ai giovani la consapevolezza di quanto il cammino della scienza, prima di addivenire ai tanto decantati cellulari di prima, seconda o ultima generazione, sia stato lungo, affascinante e tributario di una caratteristica imprescindibile: il genio umano”.
“L’occasione delle ‘celebrazioni galileiane’ – ha precisato Fausto Casi – sviluppate coerentemente al progetto culturale della Regione Toscana, in collaborazione con l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, sarà momento di contatto con le nuove tecnologie di comunicazione visiva, usate come veicolo per fornire il messaggio storico contenuto sia all’interno del museo del Comune di Arezzo che nei luoghi espositivi che ospitano i vari momenti tematici sulle storie galileiane. Galileo Galilei è, insomma, il primo attore di varie mostre che accanto a contenuti prettamente didattici inseriscono momenti sperimentali con oggetti storici che il visitatore potrà vedere in funzione e usare a piacimento, come semplice gioco. Nulla di banale perché, non va dimenticato, spesso sono nati proprio per ‘gioco’ i meccanismi che hanno portato poi alle grandi scoperte scientifiche”.
“Questo del 2009 – ha precisato la Presidente della Biblioteca Città di Arezzo Caterina Tristano – è un percorso scientifico che sviluppa in modo adeguato quanto già affrontato negli anni precedenti: la storia del cannocchiale nel 2007 e la storia del calcolo meccanico nel 2008. La Biblioteca di Arezzo proporrà, e non poteva essere altrimenti, la scienza attraverso il libro ma non si limiterà a questo. Offriremo altri strumenti in visione e abbiamo pensato a un percorso in rete, con la Biblioteca Rilliana di Poppi e il Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona, a metà tra il turistico e il culturale che ci auguriamo rappresenti qualcosa di significativo per l’intero territorio provinciale”.
Ecco quindi come muoversi: il Museo dei Mezzi di Comunicazione, in via Ricasoli 22, sarà sede di una mostra inusuale, sulla storia del calcolo automatico, affiancata da visioni di immagini temporizzate con power point, sistema colofon e da stazioni computerizzate per le visioni olografiche che descrivono l’invenzione, la storia e il seguito del compasso geometrico e militare, in maniera originale e aggiornata con le più moderne scoperte tecnologiche applicate ai mezzi di comunicazione visiva.
L’auditorium “Aldo Ducci” vedrà installata un’altra stazione di olografia sotto forma di due grandi schermi. Nel primo si potrà vedere il personaggio Galileo Galilei che, con movimenti appropriati, descrive i suoi strumenti e le sue scoperte in astronomia, usando linguaggio fiorentino e costumi dell’epoca. Nel secondo schermo si potranno ammirare i vari strumenti scientifici nelle forme più singolari e in varie posizioni, arrivando a definirne anche i particolari costruttivi. Le immagini proiettate contemporaneamente nei due schermi, vicini l’uno all’altro, in modo da creare una situazione di rapporto diretto tra il grande scienziato, le sue scoperte e invenzioni, l’audio in linguaggio storico, creeranno una situazione di coinvolgimento per il visitatore. Nello stesso locale saranno esposti alcuni oggetti del periodo galileiano, con particolare riferimento alla storia del cannocchiale e delle relative scoperte astronomiche.
Al centro di accoglienza turistica sempre in Palazzo Comunale, nella prima sala espositiva saranno messi in mostra alcuni strumenti antichi relativi all’astronomia provenienti dalle “Collezioni Fausto Casi”, affiancati da una singolare serie di fotografie sul mondo astronomico realizzate dal fotografo aretino Aldo Luttini del fotoclub “Chimera”. Nel locale contiguo saranno visibili alcuni strumenti sulla misura del tempo, con al centro il modello funzionante del “meccanismo sincronico” suggerito e descritto da Galilei al figlio Vincenzo, disegnato da Vincenzo Viviani e realizzato da un artigiano proprio per questa manifestazione. Si tratta del primo sistema meccanico a pendolo che agisce sulla macchina in modo sincronico; questo determinò il cambiamento filosofico nella costruzione degli orologi, dalla seconda metà del 1600, con la sostituzione del bilanciere a pesi con il pendolo stesso.
Nei locali della Biblioteca “Città di Arezzo” è prevista infine la mostra della collezione dei volumi antichi aventi per oggetto le opere di Galileo Galilei, la storia dell’ottica, del calcolo, dell’orologeria e dell’astronomia. La mostra sarà completata con una serie di iconografie, sculture, dipinti, stampe riguardanti Galileo Galilei provenienti dalle “Collezioni Fausto Casi”, portolani del 1400 e due globi del 1600, uno della Terra e uno del cielo.
Non mancheranno momenti più specificatamente “accademici” con le conferenze all’auditorium (25 settembre, 7 e 21 novembre sempre alle 17), alla casa del Petrarca il 16 ottobre alle 17,30 con Giulio Rupi che presenterà il libro “Il calcolo matematico, 2000 anni di storia” e una serata ad hoc per gli appassionati di “visioni galileiane” con il Gruppo Astrofili che, dai giardini del Prato, il 24 ottobre alle 21 guiderà alla scoperta del cielo.