Home Nazionale Addio a Gertrude, con i suoi 115 anni era la più vecchia del mondo

Addio a Gertrude, con i suoi 115 anni era la più vecchia del mondo

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LOS ANGELES – Gertrude Baines, la persona più vecchia del mondo, è morta a Los Angeles lo scorso venerdì per un attacco cardiaco. Il 6 aprile del 2009 aveva compiuto 115 anni e le erano giunti gli auguri del Presidente Barack Obama, afroamericano come lei. Del resto Gertrude gli aveva dato il suo voto e, dopo l'elezione del primo presidente di colore, lei, che era nata nel 1894 a Shelman, nello stato della Georgia, profondo sud americano, aveva dichiarato che non avrebbe mai immaginato di vedere un ''coulored' diventare presidente degli States.

''Vivere così a lungo è come vincere una lotteria genetica'', aveva detto la donna più anziana del mondo in occasione dei suoi 115 anni. Un'esistenza semplice la sua, fatta di lavoro umile, di una grande famiglia di cui lei era ormai l'unica sopravvissuta e, dopo la pensione, di talk-show e di una dieta a base di pollo fritto, bacon e gelato. Il tutto senza mai suare la dentiera.

Gertrude ha ceduto lo scettro di persona più longeva vivente al giapponese Kama Chinen, nato il 10 maggio del 1895 e di un anno più giovaner. Del resto il Giappone, pur risultando secondo – con 40.399 cittadini che hanno compiuto nel 2009 100 e più anni – nella classifica degli ultra centenari dopo gli Usa – che ne contano 96mila – ha una popolazione di molto inferiore alla metà di quella americana. Il gran numero di persone che varcano la soglia dei cento anni, secondo gli gli esperi sanitari, è dovuto ad una dieta salutare, all'ottimo sistema sanitario e all'attitudine degli anziani ad una vecchiaia molto attiva dopo la pensione.

In base ai dati di uno studio preparato dalle autorità sanitarie giapponesi in occasione del 'Giorno del rispetto per l'anziano', una festa nazionale che si svolge il 21 settembre, la tendenza all'invecchaimento della popolazione giapponese risulta in costante crescita – almeno di un 10% all'anno – e che l'87% dei centenari del Sol Levante sono donne. Un dato che allarma le autorità giapponesi per le sue future conseguenze economiche e sociali.

Infatti, una forza lavoro composta da sempre meno persone sostiene i costi crescenti della sanità e delle pensioni. in Giappone, oggi, per sostenere i costi di assistenza di ogni persona anziana serve il lavoro di almeno tre persone, ma il rapporto tra pensionati e lavoratori, tra solo 50 anni, sarà quasi di uno a uno e non sarà più possibile sostenere questo sistema.

Per evitare questo disastro demografico il nuovo premier democratico Hatoyama ha proposto di standardizzare il sistema pensionistico e fissare il minimo del trattamento a 70mila yen (meno di 530 euro) al mese per chi ha un basso reddito o pochi contributi, categoria in cui rientra la maggioranza delle ultracentenarie donne. Inoltre sono allo studio sostegni economici alle famiglie per i nuovi nati.

Articlolo scritto da: Ign