Home Cronaca Aggredì coppia gay a bottigliate, il pm chiede dieci anni

Aggredì coppia gay a bottigliate, il pm chiede dieci anni

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ROMA – Dieci anni di reclusione per le accuse di tentativo di omicidio, lesioni aggravate e detenzione di arma impropria: e' la richiesta di condanna fatta dal pubblico ministero Pietro Pollidori per Alessandro Sardelli, soprannominato 'Svastichella' che il 22 agosto scorso davanti al 'Gay Village' all'Eur, aggredi' una coppia di giovani ferendone gravemente uno che rischio' anche di morire.

Oggi nel corso dell'udienza il difensore Riccardo Radi ha negato che abbia agito per motivi di discriminazione ribadendo che Sardelli reagi' ad un'aggressione. Il 25 novembre prossimo ci sara' la conclusione del processo con l'intervento degli avvocati di parte civile per conto del Comune e dell'Arcigay e del difensore.

Il fatto accadde la sera del 22 agosto scorso. 'Svastichella', arrestato dai carabinieri sostenne di essere stato aggredito dalla coppia di gay. Ci fu anche un lancio di bottiglie e Sardelli con un frammento di vetro, feri' gravemente Pino G. che ricoverato in ospedale rimase degente per lungo tempo.

La richiesta del pm e' stata fatta al termine di un'udienza davanti al gup dottoressa Rosalba Liso che ha ammesso come parti civili nei confronti di Sardelli il Comune di Roma e l'Arcigay.

Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Daniele Stoppello, che rappresenta i due gay aggrediti, e dal presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo. "La richiesta di costituzione di parte civile di Arcigay Roma nel processo che vede imputato Alessandro Sardelli, detto Svastichella, e' stata accettata dal Tribunale. E' la prima volta che questo avviene in Italia – sottolinea Marrazzo -: un passo storico per le associazioni e la comunita' lesbica, gay e trans. Sardelli ha chiesto scusa e ha detto di essere amico dei gay. Queste dichiarazioni per noi sono inutili, perche' una persona che ha aggredito due uomini per un bacio, accoltellando uno dei due, si e' smentito coi fatti. Siamo molto soddisfatti perche' e' stata accettata anche la costituzione di parte civile del Comune di Roma. Un primo caso, ancora, di un ente pubblico riconosciuto in un processo di questo tipo"

"Si tratta – ha affermato il responsabile legale di Arcigay Roma, Daniele Stoppello, che rappresenta anche le due vittime – di un importante riconoscimento per la nostra organizzazione e per il lavoro che svolge quotidianamente nella difesa e tutela di migliaia di persone. Sardelli ha colpito l'omosessualita' dei due uomini aggrediti e la decisione del Tribunale non puo' lasciare indifferente il Paese e il nostro Parlamento. In questo caso, la magistratura ha supplito al vuoto legislativo pero' serve al piu' presto la legge contro l'omofobia. E' una questione urgente". Il processo proseguira' il 25 novembre prossimo.

Articlolo scritto da: Adnkronos