Home Nazionale Aids, Papa: ‘Chiesa impegnata a sconfiggere epidemie’

Aids, Papa: ‘Chiesa impegnata a sconfiggere epidemie’

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CITTA' DEL VATICANO – L'Aids, la tubercolosi, la malaria sono flagelli cui anche la Chiesa deve fare fronte con tutto il suo impegno. E' quanto ha voluto ricordare nel pomeriggio di oggi Benedetto XVI (nella foto) durante l'incontro con ''il mondo della sofferenza'' nel Centro card. Paul Leger di Yaounde'. Il Pontefice non ha fatto ulteriori riferimenti ai temi che hanno suscitato le polemiche di questi giorni.

Il Papa ha voluto salutare ''coloro che, nelle loro case, negli ospedali, negli ambienti specializzati o nei dispensari, sono portatori di un handicap, sia motorio che mentale, coloro che nella loro carne portano i segni delle violenze e delle guerre'' e ''tutti i malati'', specialmente ''quelli che sono vittime di malattie come l'Aids, la malaria e la tubercolosi''; quindi Benedetto XVI ha incoraggiato la Chiesa cattolica, ''fortemente impegnata in una lotta efficace contro questi terribili flagelli'', a ''proseguire con determinazione''.

''Davanti ad un fratello o una sorella immerso nel mistero della Croce – ha detto il Papa – il silenzio rispettoso e compassionevole, la nostra presenza sostenuta dalla preghiera, un gesto di tenerezza e di conforto, uno sguardo, un sorriso, possono fare più che tanti discorsi''.

Benedetto XVI ha poi lanciato un nuovo forte appello ai medici e agli uomini di scienza affinché difendano la vita dal concepimento alla morte. ''A voi, ricercatori e medici – ha detto rivolto alla folla di fedeli e di pazienti del centro – spetta mettere in opera tutto quello che è legittimo per sollevare il dolore; spetta a voi in primo luogo proteggere la vita umana, essere i difensori della vita dal suo concepimento fino alla sua fine naturale''. Quindi Benedetto XVI ha aggiunto: ''Per ogni uomo, il rispetto della vita è un diritto e nello stesso tempo un dovere, perché ogni vita è un dono di Dio''.

Poco prima, rivolgendosi al personale sanitario aveva detto: ''Accompagnando coloro che soffrono con la vostra attenzione e con le cure che date loro, voi adempite un atto di carità e di amore che Dio riconosce: 'Ero malato e mi avete visitato'''. Al suo arrivo al centro il Papa ha salutato alcuni bambini malati e portatori di handicap. L'incontro con i malati si è svolto poi nel campo di basket all'esterno del centro, dove sono presenti gruppi di malati in rappresentanza di diverse strutture ospedaliere del Paese.

Intanto, continuano le polemiche in tutto il mondo sulle dichiarazioni del Pontefice a proposito dell'uso del preservativo. Dall'Italia parla però in difesa di Benedetto XVI il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Ciascuno svolge la sua missione ed è coerente con il suo ruolo", ha detto il premier a margine del vertice del Partito popolare europeo a Bruxelles.

Sulla stessa linea il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, per il quale ''è in atto una chiara manovra contro la Chiesa e contro il Papa''. Critico invece il ministro delle Riforme Umberto Bossi : "Il Papa forse non tiene conto della realtà locale" dell'Africa. "L''Aids è una malattia molto diffusa e se c'è un mezzo per evitarla va usato", aggiunge il Senatur che scherzando conclude: "Certo, se tutti facessero come me che mi tengo mia moglie e basta, l'Aids non si diffonderebbe…".