Home Nazionale Airbus, trovati i primi corpi nell’Atlantico

Airbus, trovati i primi corpi nell’Atlantico

0
Airbus, trovati i primi corpi nell’Atlantico

PARIGI – Sono stati trovati i primi corpi ed il relitto dell'aereo dell'Air France precipitato nell'Atlantico, nella notte tra domenica e lunedì con 228 persone a bordo, poco dopo il decollo da Rio de Janeiro.

Marina e Aeronautica brasiliana hanno confermato il recupero dei cadaveri di due uomini. Recuperati anche una valigia, uno zainetto che conteneva un computer portatile ed una maschera per l'ossigeno, secondo quanto riporta la Cnn. I corpi sono stati individuati alle 8.14 ora brasiliana (le 13.14 in Italia).

I ritrovamenti sono avvenuti a circa 640 chilometri a nord est dall'arcipelago di Fernando de Noronha, che a sua volta si trova a 350 chilometri circa della coste settentrionali del Brasile.

Resta il mistero sulle cause dell'incidente. Nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Parigi, Paul-Louis Arslanian, direttore del BEA (Bureau d'enquetes et d'analyses), l'organismo di sicurezza dell'aviazione civile che è incaricato di guidare l'inchiesta sul disastro del volo A447, durante l'ultima fase del suo volo, dall'Airbus dell'Air France erano partiti 24 messaggi automatici di segnalazione di anomalie.

E in uno di questi 24 messaggi si leggerebbe, secondo quanto riferito dal quotidiano brasiliano 'Folha de S. Paulo', che il timone di direzione dell'Airbus era rotto. Forse a causa della turbolenza attraversata.

Nella conferenza stampa, però, esperti del servizio meteorologico francese hanno spiegato che le condizioni del tempo la notte della scomparsa dell'aereo, per quanto cattive, non erano tali da essere considerate eccezionali o fuori dalle norme stagionali.

Il capo del BEA ha inoltre rivelato che i segnali inviati dal volo Air France prima che sparisse dagli schermi radar indicano che il pilota automatico dell'Airbus non era inserito. Secondo Arslanian al momento non è chiaro se il pilota automatico fosse stato disinserito dai piloti o se invece avesse smesso di funzionare a causa di una serie di letture contrastanti dei dati sulla velocità dell'aereo.

Non solo. Sull'Airbus A 330 avrebbero dovuto sostituire un sensore di velocità indicato dagli investigatori come una delle possibili concause dell'incidente. "I sensori non erano stati sostituiti – ha confermato Arslanian – Ma questo non vuol dire che l'aereo fosse pericoloso". Le letture contrastanti della velocità alla quale volava l'aereo potrebbero aver avuto un ruolo nel disastro, ma "è troppo presto per arrivare a delle conclusioni", ha aggiunto.

Arslanian ha anche sollevato la preoccupazione che le due scatole nere – un registratore dei parametri di volo e il registratore vocale della cabina di pilotaggio – possano essersi staccate dal segnalatore che emette ultrasuoni per 30 giorni. Se così fosse, le scatole nere sarebbero perdute per sempre, con conseguente impossibilità di risalire alle cause dell'incidente.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign