Home Attualità “Al Teatro Dovizi rivive il mito delle Amazzoni”

“Al Teatro Dovizi rivive il mito delle Amazzoni”

0
“Al Teatro Dovizi rivive il mito delle Amazzoni”

BIBBIENA – Dopo le intense giornate dello scorso fine settimana dedicate alle musiche dei film di Tarantino e al trentennale della chiusura del manicomio di Arezzo, il Teatro Dovizi di Bibbiena concluderà la programmazione del mese di ottobre con un uno spettacolo veramente unico nel proprio genere: “Amazzoni Pentesilea” della compagnia Lapaloma Teatrodanza.
Sabato 24, a partire dalle 21:30 la giovane compagnia diretta dalla regista e attrice Alessandra Aricò porterà in scena una suggestiva rivisitazione del mito delle Amazzoni e della loro condottiera Pentesilea; cinque danzatrici (Alessandra Adessi, Simona Carlesi, Cristina Giachi, Camilla Peltenburg-Brechneff e Sabina Trzan), cinque “amazzoni” postmoderne invaderanno la scena del Dovizi per raccontare attraverso i propri corpi e le proprie emozioni quella femminilità energica e dinamica di cui il mito delle amazzoni è per l’appunto un archetipo.
”Questo spettacolo” sottolinea la regista “rappresenta l'azione delle donne, la loro capacità di andare oltre, oltre gli stereotipi che le dipingono mascoline e violente quando non sono sottomesse e passive, oltre l'inconciliabiltà presunta di aggressività naturale e naturale dolcezza, di forza e fragilità, di indipendenza e bisogno, di abbandono e risoluzione. Di andare oltre la guerra, di andare oltre nell'amore.”
In “Amazzoni Pentesilea” il movimento si fa quindi narrazione: ora solenni, ora tenui e impalpabili, i gesti delle interpreti costituiscono un linguaggio attraverso cui è possibile scorgere l’impeto di un amore, il furore di una battaglia, le visioni di un sogno, le storie che compongono la storia di una vita.
Le musiche originali dello spettacolo saranno eseguite dal vivo da Marco Canaccini e Federico Carnevali, melodie e sonorità ai confini del rock studiate nei minimi dettagli per accompagnare il movimento e scandire, assieme ai testi letterari interpretati dalla stessa Aricò, le fasi di un racconto antico e contemporaneo al tempo stesso.