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Al via ‘Movimenti Culturali’

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ROMA – Custodi di civilta' e identita', garanti nel tramandare la storia e la memoria collettiva che avvicinano i cittadini al sapere. Sono i musei, gli archivi, le biblioteche e gli altri enti culturali del nostro Paese: a loro il Lazio ha dedicato 'MovimENTI CULTURALI', la prima Festa regionale dei servizi culturali del Lazio. Una manifestazione di quattro giorni, dal 18 al 21 marzo 2009, organizzata e promossa dall'assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio in collaborazione con Sviluppo Lazio, che coinvolge 178 servizi tra musei, biblioteche, archivi storici ed altri Enti.

Di questi, 105 saranno presenti nello spazio dell'ex Gil a Roma con presentazioni di attivita', progetti, dibattiti e proiezioni. Altri 73 saranno coinvolti con attivita' culturali sul territorio: visite guidate, incontri e laboratori espressivi per i piu' piccoli.

"Musei, archivi e biblioteche – ha detto Giulia Rodano, assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio – sono una delle porte di ingresso alla cultura per i cittadini, ma sono ancora misconosciuti e spesso bistrattati. La nostra iniziativa mira a dare visibilita' a chi ci lavora, a chi li usa e a far conoscere il nostro patrimonio". Un patrimonio che, secondo la Rodano, potrebbe essere la chiave per uscire dalla crisi. "Il nostro enorme patrimonio e' una ricchezza – ha sottolineato l'assessore – che se ben utilizzata ci consentira' di ripartire".

Si tratta, inoltre, di "un'occasione per presentare le linee guida del nuovo piano settoriale per i servizi culturali, dove la Regione sconta un ritardo" ha aggiunto la Rodano. Un dialogo e un confronto che il Lazio intende aprire con le Province e i Comuni capoluogo, le parti sociali, i rettori delle Universita' e le associazioni di volontariato per fare il punto sull'attivita' svolta e discutere il futuro dei servizi nei prossimi anni. "Puntiamo a consolidare – ha detto la Rodano – e migliorare i musei e le biblioteche, accrescere l'utilizzo delle nuove tecnologie, come la banda larga e le possibilita' offerte dalla rete, e costuire il rapporto con i nuovi cittadini, italiani e stranieri". Infine un cenno al rapporto con l'industria culturale, uno dei punti cardine del nuovo piano settoriale. "Il rapporto tra biblioteche e librerie – ha sottolineato l'assessore – dovrebbe diventare una delle chiavi per il futuro".

''Io vorrei coniugare cultura e crisi. I beni culturali potrebbero essere i nostri pozzi petroliferi: finalmente non un elemento residuale della politica, come spesso accade, ma al contrario una di quelle risorse da cui ripartire''. Con questa esortazione il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo e' intervenuto alla giornata di apertura diella prima festa dei servizi culturali. ''Bisogna costruire politiche integrate – ha proseguito – politiche culturali, ambientali, del turismo. Vista la crisi del terziario che c'e' nella nostra regione, potrebbero essere elementi di speranza per una crisi che, mese dopo mese, diventera' la condizione abituale e quotidiana con cui si confrontano i cittadini''.