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Alla Casa Bianca si cambia musica, Michelle lancia una serata jazz

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Alla Casa Bianca si cambia musica, Michelle lancia una serata jazz

Alla Casa Bianca si cambia musica, Michelle lancia una serata di jazz e poesia
Prima "poetry jam" della storia nella residenza ufficiale del presidente degli Stati Uniti. Obama ha aperto l'evento presentando poeti e musicisti. Tra il pubblico anche il regista Spike Lee

Washington, 13 mag. (Adnkronos) – Se qualcuno poteva ancora avere dei dubbi, ora può essere certo che il "change" è arrivato alla Casa Bianca dove, probabilmente per la prima volta, si è celebrata una serata di jazz, poesia persino con un tocco di hip-hop. "Siamo qui per celebrare il potere delle parole, ci aiutano ad apprezzare la bellezza ed anche a comprendere il dolore, ci ispirano all'azione" così Barack Obama, lui stesso scrittore ultrapremiato da pubblico e critica, ha aperto la serata presentando i poeti ed i musicisti che affollavano, presenza quanto mai insolita, l'East Room della Casa Bianca.

Ma il presidente ha soprattutto presentato la sua vera "poetessa", Michelle Obama, artefice ed organizzatrice della serata che, sottolinea oggi la stampa americana, apre una nuova era alla Casa Bianca. "Sin dal primo giorno ho voluto organizzare questa serata" ha raccontato la first lady sottolineando come fosse stata attirata "dall'idea di stare in questa stanza ad ascoltare poesia", aprendo le porte della residenza presidenziale a voci diverse ed inedite.

L'apertura della serata è stata comunque affidata alla tradizione più alta della letteratura anglosassone, con l'attore afroamericano James Earl Jones che ha letto alcuni brani dell'Otello di William Shakespeare.

Tra il pubblico, anche il regista Spike Lee. E' seguita l'esibizione di due musicisti jazz, Esperanza Spalding – che a febbraio era stata già alla Casa Bianca come ospite di Stevie Wonder, uno degli artisti preferiti da Obama – e Eric Lewis pianista in ascesa, può contare su Oprah Winfrey tra i suoi fan, grazie alle sue improvvisazioni che lui definisce "rock jazz".

Non è mancato l'hip hop, con Lin Manuel Miranda, vincitore di un Tony per il suo musical salsa-hip hop "In the heights". E con la poesia di Mayda del Valle, artista del South Side di Chicago, il quartiere afroamericano dove è nata Michelle, che ha recitato una sua composizione cadenzata a ritmo dell'hip hop. E, dall'infanzia di Michelle a quella di Barack, nella serata si è esibita anche Jamaica Heolimeleikalani Osorio, giovane poetessa delle Hawaii.

Insomma, si è trattato proprio della prima "poetry jam" della storia della Casa Bianca, che non si è trasformata però in una "poetry slam", una gara vera e propria di poesia che ha preso piede proprio a partire da Chicago negli anni Ottanta, diffusasi poi in tutto il mondo insieme all'hip hop. La scena di poeti che si sfidano a colpi di versi, magari ritmati, di fronte al pubblico animato non sarebbe stata appropriata al decoro della Casa Bianca, scherza il Washington Post.