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Alla Scala di Milano la prima della Carmen

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ROMA – Un minuto di silenzio apre l'attesissima prima della stagione lirica alla Scala di Milano. All'insegna, quest'anno, della sobrietà.

Le primissime note dell'orchestra diretta da Daniel Barenboim che introducono la Carmen di Bizet, sono anticipate da 60 secondi di totale silenzio dedicati ai lavoratori colpiti dalla crisi e per ricordare le difficoltà che vivono i teatri italiani. L'iniziativa è stata lanciata dai dipendenti della Scala sostenuti dalla rappresentanza sindacale aziendale e da Cgil, Cisl, Uil e Fials.

Gli ospiti, tra celebrità e rappresentanti istituzionali, vengono accolti nelle vicinanze del teatro dalle urla in piazza dove sfila la manifestazione degli enti lirici e delle aziende in crisi. 'Buffoni', 'vergogna' gridano i dimostranti agli spettatori in arrivo. Più volte fumogeni rossi e petardi 'disturbano' i flash dei fotografi impegnati a immortalare i vip in arrivo. Sull'asfalto di via Santa Margherita, a pochi passi dal teatro, restano un paio di gusci di uova lanciate contro signore in pelliccia e uomini in smoking.

Altro clima all'interno. Soprattutto quando fa il suo ingresso il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, che viene accolto da un lungo applauso nel foyer del teatro alla Scala.

Durante l'intervallo, il capo dello Stato, dopo un breve colloquio con il sovrintendente Stephan Lissmer, si complimenta con i protagonisti dell'opera firmata dalla regista Emma Dante (nel cast Anita Rachvelishvili nel ruolo di Carmen e il tenore Jonas Kaufmann in Don José). "Io non ho né la bacchetta magica né i cordoni della borsa e quello che posso fare per il teatro, per la Scala e per la musica, lo faccio", dice tra l'altro Napolitano.

Il sindaco di Milano, in abito verde Armani, da parte sua auspica che al teatro venga riconosciuta una valenza nazionale: "Cerchiamo di dimostrare con il lavoro che facciamo come la Scala si meriti particolari attenzioni". E a proposito delle contestazioni all'esterno sottolinea: ''Sono l'effetto della crisi. Capisco i momenti di difficoltà e le proteste".

"Le istituzioni sono sempre vicine a tutti i lavoratori in crisi con tutti gli ammortizzatori sociali necessari", dice invece il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, presente alla prima della Scala insieme al vicesindaco di Milano Riccardo De Corato che però è più critico: i manifestanti all'esterno sono solo "delle burlette, è una presa in giro del '68, una farsa".

Anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, entrando dice che "è giusto ricordare i lavoratori che stanno soffrendo".

Brevi momenti di imbarazzo per il presidente delle Generali Antoine Bernheim e signora accompagnati al posto sbagliato che era già occupato. I responsabili di sala hanno poi provveduto a trovare una soluzione alternativa. Tra gli ospiti più attesi lo scrittore americano Dan Brown che confessa di conoscere poco l'opera ma di avere apprezzato, sin da giovane, il cantautore bolognese Lucio Dalla: lui "è il massimo", esclama.

Ci sono poi il presidente del Senegal Abdoulaye Wade, l?ambascia­tore americano in Italia David Thorne. E i ministri Sandro Bondi e Michela Vittoria Brambilla e il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà.

Nessuno sfarzo quest'anno per la prima del teatro scaligero. Dopo lo spettacolo della Scala, addobbata come ogni anno da rose e lilium (unico 'eccesso' consentito), nessuna cena di gala ma solo un buffet in piedi nei ridotti del teatro. Una decisione, spiega la Moratti "che abbiamo preso perché vogliamo destinare maggiori risorse alla Scala in modo che possa essere sempre più faro della cultura nel mondo".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign