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Anap, nuove strategie su welfare e federalismo fiscale

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AREZZO – Welfare, federalismo fiscale e rilancio dell’azione sindacale dell’Associazione. Questi gli argomenti all’ordine del giorno nella IV Conferenza programmatica dell’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap) – dal titolo “Gli anziani, lo stato sociale, l’essere sindacato. L’Anap e i nuovi orizzonti” – che si svolgerà da domani pomeriggio (apertura dei lavori alle ore 17) fino a giovedì 22 ottobre, presso l’Hotel Minerva di Arezzo (via Fiorentina 4, 52100 AR). Oltre ai dirigenti nazionali – il presidente Enzo Ciccarelli, il segretario nazionale Fabio Menicacci – interverranno oltre 120 tra dirigenti, coordinatori regionali e provinciali dell’Anap, sigla che rappresenta 230 mila associati anziani e pensionati.

I diversi gruppi di lavoro analizzeranno il Libro bianco prodotto dal Ministero del lavoro, della salute e politiche sociali e dedicato al futuro del modello sociale. Tracceranno le destinazioni delle prossime iniziative dell’Anap in tema di previdenza, sanità, assistenza, provvedimenti economici anticrisi e politiche sociali per le famiglie. Programmeranno le future strategie per lo sviluppo delle politiche sociali territoriali: il ruolo degli Enti locali, un tariffario di servizi più favorevole agli anziani, analisi dei vantaggi di un federalismo fiscale sostenibile. Infine, sul piano sindacale, sarà sostenuta l’esigenza di un rafforzamento della collaborazione con il Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro (Cupla) e con le altre associazioni sindacali di settore.

«In questi ultimi anni – spiega Enzo Ciccarelli, presidente nazionale dell’Anap – abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione culturale per quanto concerne gli anziani: si è scoperto che sono una risorsa e non un peso. Tanto per cominciare rappresentano un prezioso ammortizzatore sociale per la famiglia. Hanno una grande vitalità e voglia di impegnarsi. Tutto questo, assieme all’allungamento della vita ed al federalismo, a cominciare da quello fiscale, impone un ripensamento delle politiche per gli anziani sul piano della politica sociale, sia nazionale che territoriale». La crisi finanziaria globale impone di delineare strategie innovative per un’associazione come l’Anap che, a causa del progressivo aumento degli over 65 nel nostro Paese, sarà chiamata a rappresentare gli interessi di una fetta sempre più consistente di società italiana. «La crisi economica che ha coinvolto tutto il mondo e che si fa sentire pesantemente anche in Italia – conclude Ciccarelli – incide in maniera ancora più rilevante sugli anziani e impone di indicare quelle che sono le priorità di intervento. L’Anap, se vuole accompagnare con efficacia questa congiuntura, deve rimodellarsi, sul piano politico-sindacale, strutturale, organizzativo e numerico, al fine di poter dare risposte sempre più appropriate alle esigenze dei propri soci e un contributo concreto all’evoluzione sociale del Paese».