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Ancora frane e esondazioni in Toscana

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LUCCA – L'acqua non dà tregua, dal cielo e dal mare. In Toscana le frane e le esondazioni si aggravano e si moltiplicano. Aumentano le evacuazioni, con accoglienza degli sfollati in strutture attrezzate per l'occasione. Le situazioni più critiche, informa una nota della Regione, nelle province di Massa Carrara, Pisa, Lucca, Pistoia, Prato.
"Lo Stato oggi è qui con la presenza mia e del prefetto. Domani ci sarà con decreti e ordinanze che garantiranno i vostri interventi di oggi. La Toscana è regione virtuosa. Qui non si è abusato dei finanziamenti, cosa che è successa in altre realtà", ha detto Guido Bertolaso, capo della Protezione civile nazionale, elogiando il lavoro dei volontari che immediatamente dopo l'alluvione hanno spalato fango e lavorato sui luoghi del disastro. Bertolaso ha poi confermato l'impegno del Governo per il riconoscimento dello stato di calamità nazionale e annunciato, anche alla luce dell' "impressionante sequenza di disastri avvenuta nel 2009 in Italia che i tempi sono maturi per un programma che metta a punto un sistema per la sicurezza del territorio".
In privincia di Lucca, "preoccupa la tenuta del lago Massaciuccoli", ha detto Bertolaso. "Il lago non può ricevere altra acqua – hanno spiegato i tecnici della protezione civile – ma la zona di bonifica è completamente allagata con un livello idrico di +30 centimetri. Il Serchio è ancora in piena quindi non consente alla falda di far abbassare il livello della zona alluvionata. Se dovesse piovere ancora, l'acqua potrebbe creare delle risorgive capaci di frantumare l'argine del Massaciuccoli e quindi di farlo esondare". In due frazioni del comune di Castiglione di Garfagnana ci sono edifici a rischio frana: sono in corso sopralluoghi per valutare l'opportunità di farli evacuare. Nel comune di Fosciandora due frazioni (270 abitanti in tutto) sono isolate per una frana. Secondo quanto riferito dal presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, all'indomani del disastro di Natale, il territorio si presenta punteggiato da numerose ferite: 108 frane su strade comunali, 24 su quelle provinciali, 13 frazioni isolate, 53 famiglie evacuate, al di fuori del comune di Lucca. Per rimarginare queste ferite occorrono almeno 40 milioni di euro", ha detto. Ricostruzione di argini, bonifica delle frane, ripristino della viabilità e della rete idrica sono gli interventi prioritari da fare.
In provincia di Massa Carrara, stanno peggiorando tutte le frane che già si erano verificate: sulla strada provinciale 38 per Succisa; nel comune di Pontremoli, sulla strada per Cavezzana-Gordana e in località Baselica e Guinadi; a Virgoletta, nel comune di Bagnone. Peggioramento della situazione anche sul Fosso del Bugliolo, a Carrara, dove il piccolo corso d'acqua è esondato. La mareggiata ha provocato l'erosione costiera e causato danni agli stabilimenti balneari nel tratto compreso tra Poveromo e il fiume Frigido.
In provincia di Pisa, è stata riaperta una corsia dell'autostrada A12 tra Pisa centro e Viareggio, mentre rimangono chiusi la statale 1 Aurelia, il casello Pisa nord in entrata e uscita della A12, e l'autostrada tra Lucca e Pisa nord. Nel comune di Vecchiano resta valida l'ordinanza di chiusura della zona industriale e dell'area invasa dall'acqua. La viabilità è ancora interrotta. Molte le famiglie ancora evacuate. Sono in corso operazioni di ripulitura delle aree non piu' interessate dall'acqua, la pulizia di strade e abitazioni. E' in funzione il servizio di raccolta di materiali ingombranti da inviare nelle discariche. E' in corso anche la raccolta di acque con autocisterne. Nel comune di San Giuliano Terme l'emergenza sembra passata: il centro operativo comunale è stato chiuso, e chiusa anche l'area di accoglienza allestita nella scuola comunale di Pappiana; terminati gli interventi di pulizia da parte di volontari e operai del comune.
In provincia di Pistoia, resta chiusa, a causa di una frana, la statale 64 in località Pavana, nel comune di Sambuca Pistoiese, al chilometro 25+700, quindi le frazioni a monte della frana sono raggiungibili solo da Pistoia. La SR 623 a Pracchia è stata riaperta nella serata di ieri con un senso unico alternato. La frana nel fiume Reno e' costantemente monitorata. Resta chiusa al traffico la SP 20 Popiglio Fontana Vaccaia nel comune di Abetone, a causa di caduta massi. Nel comune di Pescia risultano ancora interrotte le strade provinciali che portano a San Quirico, Vellano e Castelvecchio, per frane. Queste localita' sono raggiungibili attraverso le strade comunali.
In provincia di Prato, il torrente Calice ha rotto l'argine sinistro in località Ponte dei Bini. Sono state evacuate molte abitazioni, e la popolazione è stata acoclta in strutture alberghiere. E' in corso la ricostruzione degli argini con pietre, sassi e terra. Per iniziativa dell'assessore al diritto alla salute Enrico Rossi, e' stato istituito un presidio sanitario a Fabbriche di Vallico, per assistere la popolazione. I cani ospitati nel canile comunale sono stati soccorsi e trasportati nell'ex ippodromo. Sono in corso di ripristino, a cura di Enel, Publiacqua e Telecom, i servizi di energia elettrica, acqua e telefono
Frane anche nel Levante genovese. La situazione più preoccupante è segnalata sulla SP 58b della Crocetta, chiusa in comune di Coreglia Ligure nel tratto compreso tra la Val Fontanabuona e il valico della Crocetta per la caduta di massi dal versante sovrastante. Le altre situazioni che comportano qualche preoccupazione sono sulla SP 227 di Portofino, dove le reti di contenimento sono gravide di massi e altro materiale che ora sta per essere rimosso e a Rapallo, sulla SP 31 di San Martino di Noceto, dove a causa di un muro privato pericolante stato istituito un senso unico alternato a vista. Molti gli smottamenti di minore entità, rimossi dagli oltre cento uomini messi in campo dalla Provincia.

Articlolo scritto da: Adnkronos/ign