Home Attualità Salute Antitumorali, adesso il farmaco lo prepara il robot

Antitumorali, adesso il farmaco lo prepara il robot

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LIVORNO – Meno sprechi per l’Azienda sanitaria e meno rischi per pazienti e operatori. Sono solo alcuni dei vantaggi portati da Cytocare il nuovo robot per la preparazione dei farmaci antitumorali utilizzato dalla farmacia dell’ospedale livornese. L’assemblaggio di questi preparati è, in realtà, un’operazione complessa e piena di rischi, sia per il personale che per i pazienti, ma l’intervento della tecnologia consente grandi miglioramenti. La nuova apparecchiatura permette, infatti, di superare alcuni dei principali problemi legati alla preparazione di questi prodotti, in particolare, ad esempio, viene evitata non solo l’esposizione agli agenti tossici, ma anche la possibilità di ferite accidentali nella manipolazione di aghi, senza considerare tutte le difficoltà nel reperimento di personale qualificato. Il sistema automatizzato diventa così “infallibile” potendo sempre garantire corrette somministrazioni ai pazienti.

Il robot ha l’aspetto e le dimensioni di un grande armadio “intelligente”, dove vengono manipolate le soluzioni dei farmaci. Attorno al nuovo robot si muove un’equipe di cinque farmacisti e nove infermieri professionali a stretto contatto con i sette medici dell’U.O. Oncologia Medica. L’attività è stata calibrata sui dati di somministrazione del “Day Hospital” livornese che porta a cinquanta allestimenti medi giornalieri, curati da due infermieri e un farmacista, e un costo attuale di farmaci antiblastici soggetti ad allestimento pari a 5 milioni di euro. “In concreto la nuova tecnologia – spiega il dottor Fabio Lena, Direttore della Uo Farmaceutica Territoriale – prevede un software di prescrizione al letto del paziente che invia in tempo reale la prescrizione del trattamento infusionale necessario. Da quel momento in poi il processo è completamente automatizzato, anche se ovviamente vi sono dei passaggi di controllo del personale sanitario”.

L'investimento per acquistare il robot è stato di circa 500mila euro, a fronte però di numerosi benefici sulla sicurezza di pazienti e operatori, ed anche di risparmi in termini di gestione: meno soldi per i dispositivi di sicurezza, meno costi legati agli scarti dei farmaci antitumorali (molto costosi), miglior utilizzo del personale, più potere negoziale verso i produttori delle materie prime. “Investire nelle tecnologie per la sanità – sostiene Monica Calamai, Direttore Generale dell'Azienda USL 6 di Livorno – è fondamentale per fornire prestazioni al passo con i tempi a tutti i pazienti. Una nuova tecnologia, inoltre, ci obbliga a rivedere costantemente la nostra organizzazione, e se ben gestita porta sia miglioramenti ai servizi sia benefici in termini economici. E' per questo che, anche se siamo nella prospettiva di un nuovo ospedale, è importante valorizzare le innovazioni tecniche realizzate fino adesso”.

Anche per questo sabato mattina sarà in ospedale l'assessore regionale al Diritto alla Salute, Enrico Rossi che oltre a visitare il robot per i farmaci antitumorali, presiederà alla inaugurazione della nuova centrale di telecontrollo (una sorta di una sorta di centro di controllo delle installazioni e delle strutture di tutta la ASL) e della nuova sala di emodinamica (che consentirà di raddoppiare le prestazioni di angioplastica e coronoragrafia), oltre a visitare anche la recente piazzola per l'elisoccorso. Un appuntamento importante per una Sanità locale affidabile e al passo con i tempi.