Home Attualità Associazioni contro la violenza: proposti corsi nelle scuole

Associazioni contro la violenza: proposti corsi nelle scuole

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BIBBIENA – Tante le idee emerse durante l'incontro per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne nella sede de “Il Ritrovo”. Varie associazioni casentinesi – tra cui “Agnese con noi”, il Circolo “Peter Levy”, la NATA, “Paloma Teatro Danza” e la Pro-loco di Bibbiena Stazione – hanno discusso sul delicato argomento, pensando a come attivarsi per sensibilizzare i giovani su un fenomeno che ha assunto la portata di una pandemia, poiché costituisce la prima causa di morte per le donne europee tra i 16 ed i 44 anni. Alessandra Aricò di “Paloma Teatro Danza” ha proposto delle iniziative di “teatro dell'invisibile”, basato sull'insegnamento del meccanismo prima e sul coinvolgimento teatrale degli spettatori poi. Altri interventi teatrali suggeriti da Lorenzo Bachini della NATA puntavano a performance in luoghi pubblici.

Uno dei progetti più apprezzati è stato però quello di portare il teatro nelle scuole con l'intento di informare gli studenti sulla violenza. Ma il tema della violenza contro le donne potrebbe venire affrontato a scuola anche tramite corsi di letteratura inglese, tenuti dal professore universitario William Dodd del Circolo “Peter Levy”, uno dei massimi esperti di poesia inglese e drammaturgia shakespeariana. Entusiasmante anche l'idea di coinvolgere direttamente gli studenti tra dodici e quattordici anni per realizzare un progetto insieme alle associazioni “Rifugio di Francesco” e “Agnese con noi”, sulla falsariga seguita da quest'ultima per la prevenzione dell'abuso di alcool con “Consumazione non obbligatoria”.

Infine, è stata proposta la diffusione di materiale informativo in locali cruciali come le discoteche ed i consultori medici. Volantini sul fenomeno della violenza contro le donne sono stati diffusi anche al mercato del giovedì dalle operatrici de “Il Ritrovo”. “La nostra presenza al mercato – dichiara Anna Franca Rinaldelli – è stata costruttiva, anche perché abbiamo avvicinato persone che sicuramente non vanno a teatro e che non avrebbero assistito a un evento come quello dell'anno scorso, per quanto piacevole fosse. L'impressione è che la gente non sia indifferente al tema. Gruppetti di uomini non giovanissimi hanno ascoltato attentamente le nostre parole, condividendo l'idea di una convivenza pacifica tra generi diversi. Alcuni hanno parlato di rispetto reciproco, riconoscendolo necessario in famiglia e fuori; altri hanno criticato lo Stato che non adotta azioni incisive. Le donne, indaffarate, andavano di fretta ed avevano poco tempo per parlare, tuttavia sono state poche quelle che non hanno ritirato il nostro pieghevole. Abbiamo incontrato anche diverse persone che avevano ascoltato in TV le parole del Presidente Giorgio Napolitano il giorno precedente”.