BRUXELLES – Il presidente uscente della Commissione Europea José Manuel Barroso ha accettato la candidatura a un nuovo mandato alla guida dell'esecutivo Ue. E' stato lui stesso a dichiararlo, al termine di un incontro con il premier ceco Jan Fischer, presidente di turno del'Ue, a Bruxelles.
"Il risultato delle elezioni europee (con la vittoria dei popolari) – ha detto Barroso – mi consentono di chiarire le mie intenzioni. Mi sento onorato del fatto che il presidente del Consiglio (Ue) Fischer mi ha chiesto se puo' avanzare il mio nome per un nuovo mandato al Consiglio Europeo della prossima settimana, e io ho accettato questa richiesta".
A Bruxelles Barroso ha però precisato alcune 'condizioni' per questa disponibilità, peraltro più che scontata. "Questa accettazione – ha spiegato il portoghese – presuppone che il Consiglio europeo accolga il mio ambizioso programma di riforme per i prossimi cinque anni", perché "in tempi di crisi c'è bisogno di una forte Commissione e di una forte Ue". Barroso ha citato tra gli obiettivi l'uscita dalla crisi, la creazione di posti di lavoro, la solidarieà, una crescita sostenibile e 'verde', un mercato all'insegna della "concorrennza unita a principi etici". "Sulla base di queste consultazioni – ha concluso il capo dell'esecutivo Ue – vedrò se le mie ambizioni corrispondono a quelle del Consiglio".
Dal canto suo, parlando subito prima di Barroso, Fischer ha affermato che, "facendo seguito agli accordi del Consiglio europeo del dicembre 2008, la presidenza di turno ha iniziato il processo (di nomina del nuovo presidente della Commissione) subito dopo le elezioni europee. Io ho chiesto al signor Barroso se sia pronto a un nuovo mandato, e sono lieto di informare che ho ricevuto una risposta positiva". Per questo, ha proseguito il premier ceco, "ho iniziato oggi stesso le consultazioni, sarò a Dublino e poi a Berlino, e poi continuerò a visitare le capitali europee e i partner".
La nomina di Barroso per un secondo mandato arriverà, come da tempo previsto, al summit Ue del 18 e 19 giugno, e dovrà essere confermata a Strasburgo dal Parlamento Europeo alla prima sessione plenaria della nuova legislatura, il 15 luglio prossimo. I popolari, usciti vittoriosi dalle europee, hanno già rivendicato la nomina del portoghese per altri 5 anni.
Articlolo scritto da: Adnkronos/Aki