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Caporali: ‘Stabilizzare si può’

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AREZZO – Scioperi, sit in, incontri con le istituzioni: le pacifiche dimostrazioni dei precari della scuola hanno riempito in questi giorni le pagine dei giornali e dei tg televisivi con le loro richieste di lavoro e di stabilità. Dopo la solidarietà del Sindaco di Arezzo, un commento sulla questione viene dall’assessore al personale del Comune, Alessandro Caporali.
“La stabilizzazione dei precari che ne hanno titolo e diritto è possibile. Lo abbiamo sperimentato nel nostro Comune dove, dall’insediamento della Giunta Fanfani, abbiamo realizzato una totale e soddisfacente stabilizzazione dei precari che da anni lavoravano nell’ente. Ciò è stato possibile grazie ad una politica virtuosa che, nonostante le minori risorse economiche a disposizione, ha conciliato una sostanziale riduzione della spesa del personale continuando a garantire e ad implementare i servizi ai cittadini. Tutti i 36 precari che abbiamo trovato e che avevano i requisiti indicati dalla legge, sono stati assunti a tempo indeterminato e mettono a disposizione dell’ente e dei cittadini una professionalità che era giusto e legittimo riconoscere. Offrendo loro, anche sotto il profilo umano, la possibilità di lavoro e di vita che meritano”.
Seguendo le disposizioni indicate dalle legge, il Comune ha così provveduto con un atto di Giunta a stabilizzare 22 dipendenti che avevano già partecipato ad una selezione pubblica ed erano stati assunti con contratto di formazione lavoro. Altri 12 sono coloro che lavoravano a tempo determinato e avevano maturato il requisito di servizio utile alla stabilizzazione, cioè 3 anni di lavoro durante i 5 previsti dalla legge finanziaria 2006, e che hanno fatto una selezione a loro riservata. Altri 2 precari con contratti co.co.co, che avevano acquisito titoli utili per il punteggio, sono stati assunti dopo aver partecipato ad un concorso pubblico. E’ in atto la programmazione per la stabilizzazione di persone che hanno acquisito i requisiti dopo il 2007.
“Questo dimostra che la tutela e la garanzia dei lavoratori è possibile – conclude Caporali. Occorre usare gli strumenti legislativi che vanno in questa direzione e attuare un’attenta riorganizzazione interna per trovare le risorse necessarie. Mi auguro che nel nostro paese sempre meno si senta parlare di precariato e di scarso rispetto per il diritto al lavoro di tutti i cittadini”.