Home Cronaca Caso Denise, un mistero lungo cinque anni

Caso Denise, un mistero lungo cinque anni

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PALERMO – Mancano pochi minuti a mezzogiorno e la nonna di Denise sta preparando il pranzo. Ma quando l'anziana donna esce di casa, in via Domenico La Bruna, a Mazara del Vallo (Trapani) per chiamare la nipotina di quattro anni, che gioca fuori con i cuginetti, non la trova. E' il primo settembre del 2004 e ha inizio il mistero della scomparsa della piccola Denise Pipitone, che oggi compie 9 anni. Sparita nel nulla.

Un mistero che dura da piu' di cinque anni e che, al momento, non sembra avviarsi a soluzioni. La cercano ovunque, quel giorno. Fino a pochi istanti prima Denise, una vivace bambina bruna con gli occhioni castani, e' tra la via La Bruna e la via Castagnola, che porta velocemente all'autostrada. Non c'e' nessun testimone oculare. Solo il cuginetto racconta alla nonna e alla zia di avere visto Denise fino a pochi istanti prima, ma all'improvviso se ne sono perse le tracce. Nessuno si e' accorto di nulla, nessun testimone oculare si e' mai fatto vivo. Iniziano gli appelli disperati della madre di Denise, Piera Maggio, che negli ultimi cinque anni ha girato l'Italia in lungo e in largo, alla prima notizia di un avvistamento della bambina. Ma sono sempre stati falsi allarmi.

Nel frattempo, si scopre che il padre della piccola non e' il marito di Piera Maggio, ma un uomo con il quale anni prima Piera Maggio aveva avuto una relazione sentimentale. Da qui emergono anche i numerosi contrasti tra le due famiglie. Tre anni fa viene iscritta nel registro degli indagati Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, che all'epoca dei fatti era ancora minorenne. Viene captata una sua frase nella caserma dei Carabinieri mentre parla con la madre.

Ma il mistero resta sempre a galla. Dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura di Marsala, Piera Maggio, lo scorso giugno ha lanciato l'ennesimo appello a non interrompere le ricerche della bimba. Una richiesta, come si leggeva in una nota diffusa dall'associazione Cerchiamo Denise: "motivate dalla consapevolezza che gli atti di indagine indicano sia gli eventuali responsabili del sequestro sia il fatto che la bambina nelle prime fasi del rapimento era viva".

Nelle oltre 300 mila pagine relative al caso Denise , si evidenzia infatti che "coinvolta in modo diretto nel rapimento, e' proprio la sorellastra, Jessica Pulizzi". E' la stessa Piera Maggio ad affermare nell'ottobre scorso: "Ne ero certa fin dal primo momento. Ritorsioni avute in passato e anche gli avvenimenti che hanno fatto seguito al rapimento mi avevano portato a sospettare di alcune persone. Esiste un verbale datato 1' settembre 2004, giorno del rapimento, delle ore 15.15 in cui io stessa fornivo alle autorita' i nomi di chi avevo sospettato essere gli esecutori del rapimento ed oggi la mia idea e' stata confermata dall'indagine. Sono completamente d'accordo con le conclusioni della Procura. Lo dico e lo confermo: per me Jessica ha rapito Denise !".

La mamma della bimba continua a chiedersi "se esiste un solo motivo valido per cui una persona possa arrivare a compiere un gesto di questo genere. Nessuna vicenda tra adulti puo' spiegare un atto cosi' ignobile verso una piccola di soli 4 anni: non esiste alcuna giustificazione".

La stessa Piera Maggio lancio' un appello a non desistere dalle ricerche: "Denise e' viva e questa storia non e' ancora finita. Ringrazio tutti gli amici che ci sostengono, anche via internet su Facebook o direttamente collegandosi al sito ufficiale. Sono proprio tutte le persone che ci seguono a darci la forza di continuare a sperare". Nel trattempo, Piera Maggio non tralascia nessuno spiraglio. Va anche a Roma e si incatena per qualche giorno davanti al Quirinale per "avere notizie di Denise ". Intanto, il Ris di Roma ha elaborato l'immagine di Denise Pipitone come dovrebbe essere oggi. I Carabinieri hanno utilizzato la tecnica dell'''Age Progression", che riproducono, attualizzandole, le verosimili sembianze della bambina scomparsa il primo settembre di 4 anni fa a Mazara del Vallo e che oggi compie nove anni.

"La tecnica utilizzata – aveva spiegato ad ottobre il tenente colonnello Luigi Ripani, del Ris – consiste riprendere l'immagine piu' recente dello scomparso e poi cercare nell'ambito familiare il volto morfologicamente piu' simile, che sia stato ritratto alla stessa eta' che lo scomparso avrebbe oggi, ovvero otto anni. Tramite un software si fondono le informazioni delle due immagini e si passa dalla foto di Denise a 4 anni a quella di un'ipotetica Denise di oggi. Poi gli esperti del settore danno ulteriori ritocchi all'immagine e si ha il risultato finale. Quanto attendibile? Di solito molto, ma questo processo e' sicuramente piu' difficile con i bambini perche' crescendo cambiano molto piu' velocemente degli adulti. Il volto di un anziano e' molto piu' stabile negli anni di quello di una bimba di 4 anni".

Ed oggi un ulteriore passo: l'udienza preliminare davanti al gup di Marsala Sergio Gulotta, degli unici due indagati nell'inchiesta sulla scomparsa di Denise, Jessica Pulizzi, 22 anni, sorellastra della vittima, accusata di sequestro di persona e l'ex fidanzato di quest'ultima Gaspare Ghaleb, tunisino accusato solo di false dichiarazioni ai pm. La madre di Denise, Piera Maggio e suo marito, Tony Pipitone, si costituiranno parte civile al processo, cosi' come il padre naturale Piero Pulizzi.

Articlolo scritto da: Adnkronos