Home Cronaca Caso Fast Fashion: FEMCA Cisl chiede procedura d’anticipo delle banche

Caso Fast Fashion: FEMCA Cisl chiede procedura d’anticipo delle banche

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AREZZO – La FEMCA Cisl interviene sulla difficile situazione che sta attraversando la Fast Fashion di Terranuova Bracciolini, una delle aziende manifatturiere più importanti del Valdarno e della Provincia di Arezzo che, se entro marzo 2010 non viene trovata una soluzione, per i 150 dipendenti si concretizza il licenziamento.
Da oltre tre anni, dice il responsabile FEMCA Cisl, con le altre organizzazioni sindacali, seguiamo con molta attenzione l’evolversi dello stato di crisi ed il difficile cammino della vertenza che ha visto dal marzo di quest’anno l’avvio della procedura di messa in liquidazione. E questo, sottolinea la FEMCA Cisl, significa che, se entro marzo del 2010, non si individuino soluzioni occupazionali o partner disponibili a rilevare la società,la chiusura è assicurata. Poiché siamo con i tempi stretti e nel pieno della criticità è richiesto un forte impegno da parte di tutti compresi i sindaci di Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini che, se hanno proposte ben vengano altrimenti, prosegue la nota, consigliamo un atteggiamento più sobrio e meno propagandistico.

E’ bene ricordare, continua il responsabile FEMCA Cisl, che in provincia di Arezzo ci sono ben 8 Cigs nel settore moda, ossia la cassa integrazione guadagni straordinari, che dovrebbe essere un intervento a sostegno delle imprese in difficoltà le quali hanno l'obbligo di garantire al lavoratore un reddito sostitutivo, ma si sta verificando che da mesi molti lavoratori non stanno percependo nessun salario.
La FEMCA Cisl non nasconde la profonda preoccupazione e chiede che con urgenza venga attuata la procedura di anticipo da parte delle banche procedura autorizzata dalla direzione provinciale del Lavoro per non lasciare soli e dare una prima risposta alla pesante situazione che si trovano a vivere decine di famiglie di lavoratori.