Home Cronaca Cellulite incubo per il 40% delle under 25

Cellulite incubo per il 40% delle under 25

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ROMA – Buccia d'arancia incubo delle giovani italiane. Quattro su 10 fanno i conti con la cellulite ancor prima di aver spento le 25 candeline. Una su 7 non si piace e non sorprende che la linea resti in cima ai loro pensieri: il 47%, infatti, è rigorosamente a stecchetto. Ma il terrore dei 'buchi' su cosce e glutei finisce per avere ripercussioni anche sulla scelta del metodo contraccettivo. Il 63% considera infatti prioritario l'impatto dell'anticoncezionale sul proprio corpo. Ed è anche per questo che le giovani italiane, sul versante dell'educazione sessuale, appaiono poco attente: il 30% non usa alcun metodo contraccettivo, il 24% di chi lo utilizza pratica il coito interrotto e solo il 7% considera il sesso non protetto come un comportamento a rischio per la salute. È questo il ritratto che emerge dal sondaggio presentato oggi al Congresso nazionale della contraccezione, in corso a Modena fino al 9 maggio, che vede riuniti 250 fra i massimi esperti italiani del tema.

Una 'fotografia' che spiega in parte – grazie ai dati raccolti fra 1.045 ragazze fuori da scuole, palestre e piscine – il boom di richieste di Yaz*, nuova pillola anticoncezionale disponibile in Italia da febbraio, che presenta un effetto simil-diuretico in grado di prevenire la comparsa di cellulite: proprio per questa sua caratteristica è già il più venduto negli Usa. "Notizie che ci rallegrano – spiega Annibale Volpe, presidente del Congresso e past president della Società italiana della contraccezione (Sic) – perché contrastano il più classico luogo comune sulla pillola: che faccia ingrassare. Un timore che è stato spesso identificato come la causa dello scarso uso della contraccezione in Italia".

Secondo gli esperti riuniti a Modena, un primo passo per invertire la tendenza è sottolineare i benefici della contraccezione consapevole sulla salute e sull'immagine corporea, in particolare nelle giovanissime. "Esiste ad esempio un'evidente sinergia tra contraccettivi orali e sport – aggiunge Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano – La pillola ottimizza il rapporto con la femminilità e la sessualità, riduce i disturbi e i dolori mestruali, le anemie da carenza di ferro, si rivela una preziosa alleata nella prevenzione e nella cura della triade dell'atleta", assicura. "Ma soprattutto – prosegue l'esperta – previene l'abbandono dell'attività sportiva: ben il 70% delle ragazze bianche, e fino al 90% delle nere la interrompe durante la pubertà a causa di disturbi del ciclo. Un tema su cui il ginecologo deve intervenire, per favorire l'attività fisica e stili di vita sani. Che aiutano a stare meglio – conclude – ma anche a piacersi di più".

Fatto sta che di fronte alla buccia d'arancia le 'under 25' italiane preferiscono intervenire con il bisturi piuttosto che farsi in quattro in palestra o darsi al jogging nel parco. Il 40% sembra preferire la chirurgia estetica allo sport o all'alimentazione sana. Sono pigre, anche se la linea è in cima ai loro pensieri. Tant'è che il 47% segue una dieta. Ma solo il 34%, nonostante la giovane età, fa regolarmente sport.

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute