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Cittadini extracomunitari sempre più ‘Amanti’ dei videopoker

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Cittadini extracomunitari sempre più ‘Amanti’ dei videopoker

FIRENZE – In un “anonimo” locale destinato ad usi commerciali, nella zona dell’Osmannoro, le Fiamme Gialle del Gruppo di Firenze hanno scoperto un vero e proprio centro dedito al gioco d’azzardo.

L’indagine è iniziata a seguito di una segnalazione di uno strano e continuo afflusso di persone che si teneva nelle vicinanze del citato immobile, frequentato da cittadini cinesi di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Questi ultimi, per avere accesso a questo locale, dovevano farsi riconoscere da una telecamera (di ultima generazione) collocata all’ingresso. Solo dopo il riconoscimento entravano nel portone.

A questo punto i militari del 3° Nucleo Operativo del Gruppo di Firenze, dopo una serie di appostamenti, hanno deciso di entrare in azione “accodandosi” a un giocatore cinese.

L’ingresso delle Fiamme Gialle, inizialmente, non ha distratto i giocatori cinesi in quanto intenti e concentrati a giocare ai videopoker. Infatti nell’immobile vi erano 5 apparecchi tutti impegnati da altrettanti giocatori, 3 dei quali sono risultati immigrati clandestini. I locali non erano destinati solo a questi giochi elettronici ma anche a quelli tradizionalmente realizzati sui tavoli verdi con l’utilizzo di carte francesi, fishes e dadi.

Uno degli avventori intento a giocare, aveva con se banconote per oltre 4.000 euro.

Si è constatato, inoltre, che le macchinette accettavano qualsiasi tipo di moneta e banconota (fino a € 500). I videopoker, al momento dell’accesso (ore 16:00), avevano già incassato oltre 1.500 euro.

Durante la perquisizione dei vari ambienti sono stati rinvenuti anche dei prospetti che riportavano le entrate e le uscite dettagliate dei videopoker e un brogliaccio dei proventi degli altri giochi. Da questa analisi la stima della raccolta della bisca clandestina oscillerebbe, in determinati giorni, tra i 5.000 e 10.000 euro giornalieri.
Il locatore dell’immobile, un italiano incensurato di 55 anni, è stato denunciato all’A.G. per gestione di sala da gioco clandestina.
In coordinamento a detta operazione sono state eseguite anche altri interventi in tutta la Provincia al fine di rilevare altre illecite istallazioni di videopoker.

Gli interventi eseguiti con esito positivo dal Gruppo di Firenze e dalla Tenenza di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con dipendenti dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, sono stati 13 ed hanno interessato varie tipologie di attività commerciali (bar, circoli e associazioni culturali) in vari comuni della Provincia.
Sono state riscontrate irregolarità su 20 apparecchi (di cui 8 solo in un’associazione culturale) installati nei comuni di:
– Sesto Fiorentino;
– Borgo San Lorenzo;
– Vaglia;
– Barberino di Mugello;
– San Piero a Sieve;
– Marradi;
– Scarperia.

In quasi tutti i congegni di intrattenimento è stato riscontrato il mancato collegamento della macchina con il sistema centrale dell’A.A.M.S.. Questo collegamento, secondo la normativa vigente, garantisce al giocatore la corretta erogazione delle vincite, che non deve essere inferiore al 75% delle somme giocate, computate dall’apparecchio in modo non predeterminabile, su un ciclo complessivo di 140.000 partite. Sono state proprio queste mancate vincite, segnalate sopratutto da giocatori extracomunitari al numero di pubblica utilità “117”, a indurre la Guardia di Finanza di Firenze a realizzare gli opportuni accertamenti del caso.
Nei confronti dei titolari, responsabili di aver installato, e quindi consentito l’uso presso il proprio esercizio, di apparecchi da gioco privi delle prescritte autorizzazioni e con caratteristiche non conformi a quanto disposto dalla legge, si è proceduto:
– al sequestro degli apparecchi stessi e del denaro ivi contenuto;
– alla contestazione di sanzione amministrativa pecuniaria da euro 1.000 a euro 6.000 per ciascun apparecchio installato.
Nell’ambito di questo servizio sono state inoltre riscontrate violazioni in materia di lavoratori “in nero”, vendita di tabacchi senza licenza, assenza di autorizzazioni amministrative per l’istallazione di apparecchi da intrattenimento. Per questi reati 5 persone sono state denunciate all’A.G..
Sono in corso accertamenti per quantificare l’ammontare delle imposte evase sugli “incassi a nero” realizzati con le macchine illegali.