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CNA e il Polo Digitale di Arezzo

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Arezzo e la creazione di un Polo del Digitale Applicato. “E’ un’iniziativa del Comune che giudichiamo molto interessante – afferma Luca Trombetti, titolare della ditta Nexi e referente ICT CNA – e che abbiamo sostenuto fin dall’inizio. E’ già stata ipotizzata una localizzazione che prevede il recupero di un vecchio immobile industriale utilizzato per il mercato ortofrutticolo. E’ un progetto di alta qualità, di quelli che nella nostra realtà provinciale non si vedevano da anni”.
Un’idea della quale Trombetti è talmente convinto che sarebbe ben disposto a trasferirci subito la sua azienda.
Il Polo Digitale applicato nasce dall'esigenza di mettere a sistema e valorizzare le eccellenze delle imprese di informatica aggregando le aziende che si occupano di innovazione di processo e di prodotto nel settore del digitale applicato. Il Polo intende ovviamente favorire la crescita delle piccole aziende innovative del settore digitale creando filiere di prodotti che permettano una accelerazione della competitività. Guarda ovviamente al futuro per rappresentare uno sbocco lavorativo per i neo-laureati ed attrarre sul territorio competenze da tutta la Toscana del sud. Il Polo Digitale potrebbe avere un suo marchio in grado di legare il concetto di innovazione al territorio di Arezzo ed infine favorirà gli investimenti delle aziende in ricerca e sviluppo.
“Svolgere la propria attività all’interno del Polo – continua Trombetti – significherebbe operare all’interno di una struttura capace di generare innovazione e appartenere ad un luogo che si pone come snodo tra il mercato e la produzione di conoscenza, in funzione di un effettivo incremento del dialogo e di una collaborazione tra ricerca scientifica e produzione di beni o servizi. Ogni azienda potrebbe accrescere la propria visibilità esterna, promuovere una comunicazione aperta con il mondo della ricerca e universitario, collaborare con altri sistemi d’impresa, promuovere l’integrazione tra il sistema formativo ed il mondo imprenditoriale”.
Un’area integrata ed in grado, quindi, di fornire servizi non solo tradizionali ed innovativi a valore aggiunto, ma anche semplici “strumenti” per la vita di ogni giorno degli imprenditori e dei dipendenti: mensa, bar, foresteria, servizi per l’infanzia, servizio di segreteria centralizzato, servizio di traduzione ed interpretariato.
“Quella che viene prospettata – conclude Trombetti – è quindi una grande opportunità per la piccola e media impresa aretina e per il settore artigiano, un’occasione per trasformare l’innovazione da concetto teorico a concreta realtà”.