CNA Casentino, a fronte della grave crisi economica che sta attanagliando la vallata, lancia una proposta in merito alla gestione economica delle foreste casentinesi.
“Il patrimonio boschivo – afferma Tommaso Ausilio Presidente di zona – da sempre rappresenta una risorsa importante per l’economia locale. In un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, con le aziende che nella migliore delle ipotesi ricorrono agli ammortizzatori sociali, la perdita di numerosi posti di lavoro è già una dura realtà e il tessuto economico del Casentino non è in grado di assorbire una perdita di tale consistenza.
Gli enti pubblici potrebbero trovare una soluzione nell’utilizzo di chi perde il lavoro o si trova a beneficiare degli ammortizzatori sociali nella riqualificazione ambientale delle foreste Casentinesi, oggi particolarmente degradate anche per il mancato utilizzo delle foreste giunte a maturazione. Tali tipologie di foreste – continua Ausilio – se non vengono utilizzate vanno verso un inevitabile deterioramento con notevole perdita economica per lo Stato che a suo tempo ha investito ingenti risorse per la valorizzazione del territorio boschivo.
Non solo, le nostre foreste potrebbero rappresentare un’opportunità anche per la nascita di nuove imprese e per lo sviluppo di quelle già esistenti. Basti pensare che la maggior parte delle aziende presenti nel territorio fanno giungere il legname da altri paesi europei con notevoli costi sia dal punto di vista economico che ambientale e che potrebbero essere significativamente diminuiti se si sfruttassero le risorse interne.
Insomma – conclude il Presidente CNA Casentino – occorre una svolta nelle politiche di gestione del patrimonio boschivo in quanto non è più utile a nessuno considerare e trattare il Casentino come una riserva indiana ma appare quanto mai necessario e urgente adottare misure straordinarie di fronte ad una crisi di straordinaria entità”.