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Comune di Arezzo: il Pdl per l’Archivio Vasari

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AREZZO – “Non ci appartengono le passerelle mediatiche di personaggi come Guerritore o Veltroni che lasciata via XX settembre si dimenticano dell’esistenza stessa dell’Archivio Vasari. Ci interessa un approccio concreto ai problemi che, al di là di chi sarà il nuovo proprietario delle carte a partire dal prossimo 22 marzo, metta il Comune di Arezzo di fronte alle sue responsabilità e alla sua inadempienza”.
Così il consigliere comunale Pier Luigi Rossi ha introdotto la conferenza stampa del gruppo Fi verso il Pdl dedicata alla querelle “Vasari” scoppiata a seguito della notizia dell’acquisto dell’archivio da parte di una società russa.
“Leggiamo attentamente – ha proseguito Pier Luigi Rossi – cosa dice il contratto del 1921 tra Luciano Rasponi-Spinelli e il Comune di Arezzo: l’ente locale si impegnava a esporre le preziose carte dentro Casa Vasari in vetrine, teche, comunque in contenitori che ne garantissero l’uso pubblico e permettessero a studiosi e specialisti di consultarle, attraverso lettura o estrazione di copie, con le cautele e gli orari stabiliti dal municipio. A questo impegno di fronte a un pubblico ufficiale il Comune non ha dato seguito. È questa la situazione che deve cambiare partendo dal presupposto imprescindibile che l’archivio resti a Casa Vasari.

Questo museo deve essere valorizzato come centro privilegiato di studi sul Rinascimento che ruoti attorno alle preziose carte, messe a disposizione del pubblico da parte del Comune come prescritto nel contratto sopra citato. E di ciò che diviene oggetto di ricerca sia garantita la pubblicazione magari in un’apposita rivista come quella che permise ad Alessandro Del Vita di rendere noto l’inventario dell’Archivio Vasari che stilò nel 1938. Questa volontà va resa nota al ministro Bondi con una lettera che chiederemo a tutti gli aretini di firmare”.

“Così – ha aggiunto Raffaello Giorgetti – diamo sostanza e prospettiva a un progetto complessivo che coinvolga Giorgio Vasari e Casa Vasari, una valorizzazione permanente del nostro patrimonio e del nostro Rinascimento che giunge a Vasari attraverso Bernardo Rossellino e poi Piero della Francesca”.
E Gianni Cantaloni dà merito al collega Rossi di andare in direzione della “concretezza con una proposta che garantisce una promozione turistica nemmeno immaginabile in vista del 2011, scadenza per la quale siamo pronti a collaborare purché sia vista come un punto di partenza e non di arrivo”.
In vista del 2011, cinquecentenario della nascita di Giorgio Vasari, Alessio Mattesini ha rilevato che “per adesso sia dal Sindaco Fanfani che dall’assessore alla cultura non è venuta alcuna previsione di manifestazioni o eventi. In una realtà come la nostra attanagliata dalla crisi attuale dei settori economici tradizionali come orafo e tessile, sarebbe opportuno orientare la città verso strumenti di crescita dell’economia locale alternativi: uno di essi dovrebbe essere la promozione turistica”.
“Abbiamo capito da Pier Luigi Rossi – ha sottolineato Luigi Lucherini – che le lettere vasariane sono una testimonianza unica, una documentazione eccezionale riscoperta per un incidente di percorso. Invece di perdersi nel solito piagnisteo che ci caratterizza ogni volta che qualcosa ci capita addosso, come per le ferrovie, facciamo immediatamente ciò per il quale il Comune si era impegnato nel 1921: mettere le carte a disposizione del pubblico”.

Il consigliere provinciale Lucia Tanti ha ricordato “di avere chiesto a Roberto Vasai di stilare un percorso per arrivare al 2011 e acquisire così un’identità che coinvolga il capoluogo e i 39 Comuni tra i quali trovare la sintesi di un orgoglio territoriale”.
Maurizio d’Ettore, coordinatore provinciale Pdl, ha chiuso dicendo che con questa iniziativa “il nostro partito dà la cifra del governo dei beni culturali che lo caratterizza, considerando gli stessi risorsa economica. Il ministro Bondi ha confermato l’inamovibilità dell’archivio da Casa Vasari, un aspetto che non ne pregiudica ovviamente un utilizzo di carattere generale tramite, ad esempio, la sua digitalizzazione. Realizzata questa ne permetteremo una diffusione a livello mondiale. Lavoriamo per questo obiettivo fondamentale per la città evitando al contempo strumentalizzazioni e divisioni politiche”.