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Consiglio Comunale 15 luglio 2009 – interrogazioni

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Dopo avere rispettato un minuto di silenzio per le vittime di Viareggio e in memoria del militare italiano morto a seguito dell’ultimo episodio bellico in Afghanistan, il Consiglio Comunale ha discusso le interrogazioni. Gianni Cantaloni (Fi verso il Pdl) è tornato sugli eventi che hanno coinvolto la Chiassa dopo la pioggia abbondante di due domeniche fa. “I fatti evidenziano come in tante zone della città e del Comune di Arezzo il rischio idraulico è all’ordine del giorno. Molto potrebbe essere fatto preventivamente, di concerto con la Provincia e il Ministero dell’Ambiente. Quali risposte intende dare la Giunta ai cittadini per risolvere questo stato delle cose? Non sono certo adeguati interventi parziali e a macchia di leopardo”.
L’assessore alle opere pubbliche Franco Dringoli ha ricordato che “la giunta ha approvato i progetti esecutivi, i cui lavori partiranno quindi entro l’anno, per la messa in sicurezza di Palazzo del Pero e Santa Firmina, due frazioni con annosi problemi legati al rischio idraulico. Al Pantano sono già cominciati lavori di sbancamento nell’area di recente acquisita dall’amministrazione. Abbiamo messo in opera altri interventi in via Alfieri, ulteriori ne seguiranno anche con un’azione di stimolo nei confronti della società Nuove Acque cui spetta per competenza la gestione di gran parte delle fognature cittadine. Ricordo ancora l’ordinanza destinata ai privati per la ripulitura di fossi e aree verdi, operazioni propedeutiche al corretto deflusso delle acque in fossi, torrenti e fiumiciattoli, i progetti con la Provincia per la regimentazione del torrente Frassina, la futura disciplina nel regolamento urbanistico delle casse di espansione. È dunque una problematica rispetto alla quale il Comune agisce organicamente. Per la Chiassa abbiamo emesso un’ordinanza per la rimozione dell’intubamento esistente nel fosso della Peschiera. Per renderla esecutiva attendiamo la decisione del tribunale a cui sono ricorsi i cittadini”.
Raffaello Giorgetti (Fi verso il Pdl) ha chiesto al Sindaco cosa “esattamente ha risposto Trenitalia alle sue richieste in merito alle modalità di transito ferroviario nella stazione di Arezzo dopo i fatti di Viareggio”?
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha rammentato all’aula i termini della questione: “ai vertici di Trenitalia, ho posto due problemi. Il primo è il transito di merci pericolose. Come sappiamo, la ferrovia corre vicina all’abitato e non ho alcuna intenzione di sottoporre i nostri concittadini a rischi che possono degenerare in tragedie come accaduto purtroppo a Viareggio. La soluzione prospettata è il dirottamento di transito pesante pericoloso nel tratto della direttissima tra lo svincolo nord e lo svincolo sud in modo da bypassare il centro. Il secondo problema è connesso ai treni merci che transitano a velocità sostenuta con il rischio che qualche vagone o carrello si sganci. O si costringe questi treni a transitare a passo d’uomo o si dirotta anch’essi nel tratto di direttissima sopra ricordato. Tutte le istituzioni hanno mostrato sensibilità al problema, Trenitalia ha recepito le ipotesi di soluzione e ha chiesto tempo fino al 30 settembre per verificarne tecnicamente la fattibilità”.
Marco Tulli (Verdi) ha chiesto chiarimenti sulla concessione edilizia avente per oggetto l’ampliamento dell’azienda Valli Zabban “che porterebbe l’impresa e i suoi effluvi puzzolenti e pericolosi a ridosso delle residenze” mentre Marco Donati (Pd) sull’area sportiva posta all’incrocio tra via Arno e via Tagliamento: “in attesa della fine dei lavori, nelle ore notturne vi si soffermano persone che giocano e schiamazzano con grave disturbo degli abitanti”.
Due le interrogazioni di Francesco Macrì (An) al Sindaco: “quale presidente della conferenza dei sindaci, massima autorità sanitaria del territorio, chiedo il suo parere sul fatto già denunciato del bivacco di soggetti in condizioni di precarietà all’interno dell’ospedale, nel seminterrato. Veniamo a scoprire che l’accesso è libero, a qualsiasi ora e che dal seminterrato si può accedere ai reparti. Credo che i bilanci della sanità siano tali da permettere di investire risorse nella sicurezza, a garanzia di una struttura come l’ospedale la cui delicatezza e importante è superfluo sottolineare”.
La seconda interrogazione ha riguardato l’ex ospedale Garbasso, oggi destinato a ospitare il tribunale. “Accanto agli uffici giudiziari, nell’area sono sorti molti edifici a uso abitazione e un parcheggio. A proposito di quest’ultimo, la consegna era prevista nei primi mesi del 2009 ma ancora nulla si è visto. Peraltro il parcheggio sembra parzialmente aperto, si dice che è gratuito ma è preceduto da un cartello con specificate alcune tariffe. Al di là della gravità della mancata consegna dell’opera, mi sembra che ci sia qualche confusione”.