Home Politica Consiglio Comunale del 21 ottobre 2009 – Interrogazioni

Consiglio Comunale del 21 ottobre 2009 – Interrogazioni

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AREZZO – “Presso la strada che porta alla scuola elementare Don Debolini di Ceciliano – ha sostenuto Giuseppe Matteucci (Fi verso il Pdl) – va inserito un segnale di limite di velocità o uno specchio all’incrocio che permetta di vedere chi viene da Ceciliano alto o un dissuasore di velocità sempre per gli automobilisti che percorrono la strada che va da Case Nuove verso la parte del paese in collina. È inoltre opportuno allargare questa strada davanti alla scuola perché all’uscita dei bambini, 100 circa, la stessa si blocca a causa del traffico eccessivo. E la ‘famosa’ palestra che da anni tutti attendono”?
Gianni Cantaloni (Fi verso il Pdl) ha ricordato “la vicenda di questi giorni relativa alle 26.000 cartelle spedite dal Consorzio per la Bonifica della Valdichiana ad altrettanti aretini proprietari di immobili. Un’azione fatta senza una programmazione condivisa con il Comune e la Provincia e soprattutto senza informare preventivamente i cittadini chiamati ora a pagare somme da destinare a progetti di bonifica e risanamento di aree non identificate”.
Raffaello Giorgetti (Fi verso il Pdl) si è soffermato sul problema della qualità dell’aria cittadina messa a repentaglio da un automezzo della LFI, incrociato nei giorni scorsi, dallo scarico “a dire poco inquinante. Non dovrebbero i mezzi pubblici dare l’esempio anche in termini ‘ecologici’? Si eviterebbero fumi nocivi per la salute in zone della città già gravate da traffico selvaggio. Sollecito accertamenti sugli autobus affinché sia verificata la loro conformità alle normative sui gas di scarico”.
Alessio Mattesini (Fi verso il Pdl) è tornato sui problemi di viabilità connessi alla realizzazione dell’interporto. “Problemi che investono già il raccordo autostradale, via Calamandrei, Ponte a Chiani, snodi delicati dove quotidianamente si formano code e blocchi dei veicoli. E ancora l’interporto non è stato realizzato! Nel Regolamento Urbanistico, inoltre, non vi è traccia di collegamento tra interporto e raccordo o di strade che evitino il passaggio dei camion all’interno di Indicatore. Che fine hanno fatto infine i suggerimenti dei cittadini”?
Francesco Macrì (An): “tralasciando la questione generale della gestione del corpo della PM, recentemente l’amministrazione ha indetto un bando per la scelta del nuovo comandante. Segnalo alcune irregolarità: la sua mancata diffusione. Nessuna pubblicazione ho riscontrato nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana o in organi di diffusione nazionale. Solo il sito del Comune di Arezzo ne ha dato notizia, un aspetto nettamente deficitario. Troppo poco tempo è stato dato per la presentazione delle domande: 14 giorni. La legge non dice nulla sul termine ma la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha stabilito almeno 30 giorni. Il bando esclude di fatto l’attuale comandante Maniero sulla quale inizialmente ho espresso dubbi e remore ma ho poi verificato la sua competenza. Non era inoltre opportuno aprire il bando a professionisti della sicurezza come commissari di PS o comandanti dei carabinieri? Se si redige un bando al fine di ricercare un profilo professionale che esclude i requisiti della Maniero, mi chiedo: cos’è successo in quest’anno? È stato secreteto tutto, bisogna ripartire da capo, non è che il nuovo capo deella PM è già stato scelto? E non era meglio un concorso per ridare dignità e alto profilo al corpo della polizia municipale”?
Francesco Francini (Gruppo misto) ha infine fatto notare come “dal 10 al 17 ottobre alcuni consiglieri di maggioranza hanno partecipato alla marcia della pace a Gerusalemme, partiti in rappresentanza del comune di Arezzo come si legge nei comunicati ufficiali del Comune stesso. Uno di questi consiglieri comunali ha pubblicato un ‘diario di bordo parziale’, unilaterale, filo-palestinese. Anche dinanzi allo Yad Vashem, egli sostiene che la storia non ha insegnato nulla agli ebrei, oggi capaci solo di perpetuare torti nei confronti dei palestinesi le cui soldatesse vengono definite bambine vestite per la guerra. Quando poi il diario di viaggio si concentra sul Santo Sepolcro il consigliere sostiene di non essersi sentito lontano dalla religione come in questa circostanza, dando giudizi sarcastici sui pellegrini e la cristianità dei luoghi. Chiedo al Sindaco: che senso abbia il gemellaggio di Arezzo con Auschwitz dopo che un rappresentante della sua maggioranza esprime tali giudizi? E con questi giudizi, lo stesso consigliere ritiene di rappresentare l’intera cittadinanza”?
“Giudizi assolutamente personali che non rinnego – ha chiarito in replica Marco Paolucci (Sinistra), il consigliere comunale coinvolto nell’interrogazione di Francini, seppur non citato espressamente – e che ho pubblicato nella mia pagina di facebook. Credo che almeno su questo social network si sia liberi di esprimere le proprie opinioni. Cosa diversa peraltro dalla comunicazione ufficiale di un’iniziativa che abbiamo curato tramite il Servizio Comunicazione del Comune di Arezzo come hanno fatto gli stessi organizzatori della marcia della pace Perugia-Assisi tramite i loro uffici stampa. Sul merito delle parole, credo che chiunque non estrapoli spezzoni di frase possa comprendere il loro senso, frutto della mia sensibilità di uomo di pace che si rammarica nel vedere situazioni di guerra fra due popoli che hanno entrambi il mio affetto”.