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Consiglio Provinciale: la seduta del 12 febbraio

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Consiglio Provinciale: la seduta del 12 febbraio

Una delegazione del comitato che si oppone all’ipotesi della cava di Torrenieri, nel comune di Pieve Santo Stefano, ha assistito questa mattina alla prima fase del consiglio provinciale, quella dedicata alla discussione dei documenti presentati dai consiglieri. Il consigliere di Rifondazione Comunista Mirco Meozzi, infatti, aveva presentato un ordine del giorno relativo proprio a questa questione, chiedendo lo stralcio del sito dal Piano provinciale per le attività estrattive recentemente adottato dal consiglio provinciale. Sul documento del consigliere, che ne ha presentato uno anche relativo a una zona del Comune di Pergine, ha sollevato perplessità procedurali il Presidente del consiglio provinciale Antonio Perferi: "adesso siamo nella fase dell’adozione e della presentazione delle osservazioni, che saranno discusse e votate in questo consiglio. Abbiamo seguito un percorso trasparente e lineare, e votare oggi un ordine del giorno in questa forma è improprio", ha detto Perferi. Il dibattito si è aperto con l’intervento del consigliere di Forza Italia Claudio Marcelli, che ha detto che "il Presidente del consiglio provinciale ha esposto bene la questione. Abbiamo discusso lungamente per l’adozione del piano, ma in commissione bisogna essere presenti anche mentalmente e non solo fisicamente. Le cose che sono contenute nell’ordine del giorno presentato dal consigliere Meozzi le ho dette in commissione e in consiglio, mentre questo documento oggi mi sembra un atto riparatorio da parte di chi si è sbagliato finora. Io in commissione voterò nella direzione indicata dal documento, ma devo anche dire che nel momento in cui si chiede di togliere una zona dal piano cave, bisogna anche presentare le alternative per non penalizzare la Valtiberina rispetto ad altre zone". Il consigliere del Partito Democratico Mario Bizzarri ha detto di "condividere l’intervento del Presidente Perferi e quanto è stato detto sull’opportunità politica, amministrativa e statutaria di presentare questo ordine del giorno", mentre il consigliere di An Riccardo Marzi ha definito "corretto l’appunto formale del Presidente, ma una questione importante come questa può superare dei cavilli tecnici perché questi temi appartengono alla nostra comunità in quanto riguardano la tutela del territorio. Dobbiamo trattare da uomini l’argomento, senza che qualcuno pretenda di strumentalizzarlo, e ricordarci che tutti abbiamo investito su questo paesaggio delle verdi colline di Piero della Francesca". Il capogruppo dei Comunisti Italiani Giorgio Renzi ha ribadito che "il piano provinciale lo abbiamo solo adottato, e adesso siamo nella fase delle osservazioni. Dobbiamo prendere atto delle osservazioni, ma non utilizzarle per fare i primi della classe quando siamo stati zitti per mesi", mentre per il capogruppo di Rifondazione Comunista Giorgio Malentacchi "può essere insolito sollevare un problema come questo con un ordine del giorno, ma rientra nelle possibilità di un consigliere". Intervenendo come capogruppo del Partito Socialista, Antonio Perferi ha sottolineato che "i percorsi istituzionali non sono tecnicismi o astuzie, ma sono una cosa seria. Le anime belle, siano essi consiglieri regionali o provinciali, devono sapere cosa votano quando approvano gli atti. Mi impegno a organizzare un’audizione con i cittadini, e ad ascoltare le loro istanze e le loro ragioni". Il capogruppo dei Popolari e Liberali nel Pdl Massimiliano Lachi ha detto di "non aver bisogno di lezioni sui percorsi della democrazia e che il documento presentato da Rifondazione Comunista ha un contenuto politico che deve essere discusso nel merito". Sulla vicenda è poi intervenuto il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli. "Io credo che in consiglio provinciale si possa parlare di tutto – ha esordito -, ma questa iniziativa è fuori dalla procedura. E’ legittima e anche utile, ma doveva essere collocata nel giusto alveo istituzionale attraverso la presentazione di un’osservazione che poi la commissione e il consiglio valuteranno con tutti gli elementi a disposizione. Per fare il piano abbiamo fatto un lavoro di un anno e mezzo, partecipato e condiviso, pur sapendo che la vera fase della partecipazione è quella di adesso, con le osservazioni. L’ordine del giorno del consigliere Meozzi, sul piano del procedimento, è quindi assolutamente inutile e questo dibattito è stato pleonastico. Invito quindi il consigliere Meozzi a trasformare il suo ordine del giorno in un’osservazione, che si aggiungerà a quelle già presentate dai cittadini e dal Comune di Pieve Santo Stefano. Ricordo infine che il piano provinciale non è, neanche quando sarà approvato, un’autorizzazione all’escavazione perché quello è un compito che spetta ai Comuni". Il consigliere Meozzi ha detto che l’atto che ha presentato "potrebbe aver anticipato la discussione che poi avverrà in sede di osservazioni, ma volevamo sollevare il problema. Trasformo quindi i miei ordini del giorno in osservazioni al piano", ha concluso Meozzi evitando così una votazione sui documenti. Il consiglio provinciale ha poi eletto, a scrutinio segreto e alla prima votazione, il nuovo collegio dei Sindaci revisori dei conti che avrà come presidente Laura Morini e come componenti Luca Stella, confermato, e Emilio Mantovani. Approvati poi una variazione al bilancio di previsione, modifiche statutarie alla Società Centro Affari e Convegni, il bilancio consuntivo e quello preventivo dell’Apt e una convenzione con il Comune di San Giovanni Valdarno sul polo scolastico. Si è poi passati, prima di chiudere i lavori, alle interrogazioni dei consiglieri con Rino Giardini, del Pd, che ha presentato un’interrogazione sulla situazione della Polynt di San Giovanni Valdarno, chiedendo di sollecitare un incontro con la proprietà e non solo con la direzione, il consigliere Massimiliano Lachi che ha ribadito la sua richiesta, già presentata nel consiglio precedente, di avere informazioni sulla ex Sadam, il consigliere Mirco Meozzi di Rc che ha chiesto aggiornamenti sulla situazione della Buitoni, il consigliere Mauro Cantelli che ha rivolto un’interrogazione sulla viabilità in Valdichiana e, infine, il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Pompili che ha presentato un’interrogazione, anche in forma scritta, sullo stato di risoluzione delle problematiche sorte sulla variante di Levane. Rinviati invece al prossimo consiglio due ordini del giorno sul servizio civile nazionale e sulla gestione del patrimonio immobiliare.