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Consorzi di Bonifica

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AREZZO – L'invio ai cittadini delle cartelle di pagamento dei contributi per i consorzi di bonifica è stato oggetto di una comunicazione al consiglio provinciale dell'Assessore alla difesa del suolo Antonio Perferi. "Trovo una certa difficoltà a fare un'informativa libera da condizionamenti – ha affermato l'Assessore Perferi – perché subisco una sorta di legge del contrappasso dovuta al fatto che nella scorsa legislatura ho presentato ordini del giorno e mozioni sulla razionalizzazione del sottobosco amministrativo che sta intorno alle istituzioni, sempre approvati dal consiglio provinciale. La mia ottica è quella della semplificazione e del risparmio, ed è quella di tutta l'Amministrazione provinciale. Detto questo, come amministratori dobbiamo anche avere una consapevolezza istituzionale ed anche le leggi che ci sono scomode dobbiamo interpretarle ed applicarle. La materia della bonifica, in particolare, è complessa e difficile, visto che ha come riferimento i regi decreti degli inizi del '900 e quello del 1933 che tratta tutta la materia della bonifica. In questi giorni sono arrivate ai cittadini le cartelle per i contributi, e ad esserne soggetti sono sia gli enti pubblici che i cittadini che possiedono un bene. La Provincia di Arezzo è trattata allo stesso modo di tutti i cittadini, e si è vista quindi recapitare la cartella contributiva. La prima cosa da dire è che indubbiamente sulla comunicazione si poteva fare molto meglio, sia prima di mandare le cartelle di pagamento che nella cartella stessa. Sottolineo però con forza che la Provincia non ha emesso o inviato nessun tributo, come invece qualcuno ha detto in questi giorni. Voglio ricordare che la legge prevede che i contributi di bonifica siano emessi dai soggetti a cui sono affidtae le funzioni di bonifica in base alla Legge Regionale 34/94, e cioè le comunità montane, le unioni dei comuni ed i consorzi di bonifica, e che in ogni provincia si possa costituire un solo consorzio per i territori esclusi, con riferimento costituito dai bacini idrografici e non dai confini amministrativi. Questo significa, solo per fare un esempio, che nel Comune di Arezzo ci sono cittadini che già da anni pagano i contributi della bonifica. Noi, peraltro, eravamo l'unica Provincia in Toscana che non aveva costituito il consorzio, e quindi siamo andati 'obtorto collo' ad istituirlo. Lo si è fatto attraverso una commissione che doveva redigere lo statuto e indire le elezioni, che però avevano un costo notevole che si è pensato di non affrontare visto che a livello regionale si sta discutendo della modifica della legge che regola i consorzi ed il rischio era quello di spendere risorse per costituire un organismo che potrebbe presto essere superato. Il consorzio costituito ha avuto i trasferimenti previsti e con quelli ha cominciato a lavorare, ed ha poi dovuto, in base alla legge, emettere i ruoli pena essere omissivi. Noi auspichiamo che nel codice delle autonomie che sta per vedere la luce si affronti tutta la materia con coraggio, così come più volte richiesto e ribadito dall'Unione delle Province Italiane e come era nelle prime affermazioni del Ministro Calderoli, poi ridimensionate. Una cosa è certa: noi non siamo l'amministrazione dei balzelli, come qualcuno in questi giorni ha voluto far sembrare. In questo devo dire che ho molto apprezzato l'intervento del Presidente dell'associazione industriali della Valdichiana Fabianelli, che si dedica alle cose concrete e non parla alla pancia come molti hanno fatto in questi giorni", ha concluso l'Assessore Perferi.

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