AREZZO – Riconoscere prima possibile la gravita del paziente, comunicare alla centrale l'esatta situazione, decidere quale centro è il più indicato per salvare una vita umana e permetterne la guarigione più rapida ed efficace.
Tanti gli aspetti, uno concatenato all'altro, ai quali il servizio del 118 deve poter offrire la risposta più appropriata.
Quotidianamente gli operatori dell'emergenza territoriale si trovano di fronte alla necessità di compiere delle scelte: a quale ospedale inviare il paziente, come stabilizzarlo prima del trasferimento, decidere se utilizzare mezzi a terra come l'ambulanza o l'elicottero, se by-passare il pronto soccorso più vicino perché il paziente richiede cure di qualità superiore in centri di alta specializzazione, valutare la tempistica complessiva, ecc.

Arezzo da alcuni mesi ha creato una rete di gestione del politrauma. In Italia si è di fronte ad una situazione a macchia di leopardo, con diversi modelli organizzativi. Alcuni si grande levatura, altri rimasti ancora a metodologie di decenni fa.
Giovedì prossimo (14 maggio) ad Arezzo presso l'Auditorium Pieraccini si terra un convegno sul tema “Il Politrauma dal territorio all'ospedale: presente e futuro”. Una giornata di lavoro alla presenza dei responsabili delle centrali 118 di Firenze, Grosseto, Siena, Pistoia, Bologna, Milano, Palermo e ovviamente Arezzo. I lavori si aprono alle 9,00, per concludersi alle 17,00.