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Crisi di mercato per i prodotti agricoli e agroalimentari

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Crisi di mercato per i prodotti agricoli e agroalimentari

AREZZO – In linea con le Province di Firenze, Siena e Grosseto, è stata approvata con voto unanime l'iniziativa della Giunta della Provincia di Arezzo sulla crisi di mercato dei prodotti agricoli ed agroalimentari nel nostro territorio. Si registra infatti una perturbazione dei prezzi a carico delle principali produzioni agricole e agroalimentari toscane e aretine, da tempo orientate verso profili organizzativi e standard di elevata qualità ed eccellenza. La contrazione delle quotazioni di tali produzioni non trova affatto riscontro in una riduzione dei prezzi dei principali fattori di costo (energetici, di manodopera, ecc.), con il risultato di una generalizzata e cospicua riduzione del reddito medio d'impresa. Tale condizione non trova giustificazione in fattori estranei alla crisi del mercato, quali eventi meteorologici, epizoozie o fitopatie.

Per di più, il nostro territorio ha in corso importanti ristrutturazioni e riconversioni produttive determinate dalla nuova politica agricola comunitaria e legate a comparti assai rilevanti per l'economia agricola aretina, come quello della bieticoltura e della tabacchicoltura. Il documento approvato dalla Giunta provinciale intende rappresentare alla Regione Toscana e, in particolare, al Governo e al Parlamento nazionali la necessità di adottare misure straordinarie ed urgenti a favore delle imprese agricole locali, per dotarle di idonei strumenti atti a fronteggiare il grave stato di crisi. La legge finanziaria 2010, in corso di approvazione in Parlamento, non sembra infatti tener conto, nell'attribuzione delle risorse di spesa, di idonee previsioni per politiche economiche in grado di far fronte alla crisi del mercato.

Nello specifico, l'Assessore all'Agricoltura Andrea Cutini spiega: "Non si tratta di un documento generico, poiché presenta una serie di richieste per interventi specifici quali il sostegno a polizze assicurative che contengano la copertura del rischio di mercato; la proroga della scadenza delle rate relative alle operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento, nonché di credito ordinario; l'innalzamento dei parametri massimi per l'erogazione degli aiuti relativi al regime de minimis, ritenendo quelli attualmente vigenti inadeguati a fronteggiare l'eccezionalità e la portata dello stato di crisi; la sospensione o l'esonero parziale del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti dagli imprenditori agricoli o coltivatori diretti per se stessi e per i propri lavoratori; l'erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, contributi in conto capitale e prestiti di esercizio a tasso agevolato e ammortamento pluriennale per le esigenze aziendali, sia per gli anni in cui si è registrato lo stato di crisi sia per l'anno successivo. Quindi – conclude Cutini – una serie di misure che chiediamo con forza al Governo e al Parlamento per sostenere la nostra agricoltura in un momento difficile come questo".

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