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Dal Cipe via libera a fondi per 4,313mld di euro per la Sicilia

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ROMA – Via libera del Cipe a 4,313 miliardi di euro per la regione Sicilia. "La decisione del Cipe di oggi apre un percorso virtuoso con tutte le regioni per una collaborazione istituzionale", sottolinea il ministro delle attività produttive, Claudio Scajola. I Fondi, spiega, saranno impiegati, "per il 40% in investimenti per infrastrutture e per il 14% in investimenti sul sistema produttivo".

"Tutte le risorse affluiranno sulla struttura economica delle regione, nemmeno un euro sulla spesa corrente". Un modello, quello varato oggi per la Regione Sicilia, che sarà 'esportato' in tutte le regioni: un impegno garantito dal fatto che, conclude Scajola, "il Cipe è pronto a riunirsi anche durante le vacanze estive" per vagliare i pianti di tutte le Regioni che sararo pronte".

L'approvazione del Piano attuativo regionale della Sicilia ''varrà anche per tutte le altre regioni del Sud'', ribadisce il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sottolineando nel corso del Cipe che sono già stati ''aperti tavoli con la Puglia e altre regioni''. Berlusconi ha quindi rivolto i suoi ''auguri alla Sicilia. L'accordo con la regione è veramente positivo''.

Si chiamerà 'Piano Berlusconi per il Sud' il nuovo programma da realizzare in 10 anni per il rilancio del Meridione, che sarà battezzato proprio con il nome del premier. A quanto apprende l'ADNKRONOS il premier punterebbe ad inserirvi una lista di 130 infrastrutture. Un piano epocale, secondo il presidente del Consiglio, che punterà anche sulla fiscalità di vantaggio.

A quanto si apprende il premier, che insiste per coinvolgere il sottosegretario Gianfranco Miccichè e la sua corrente nella preparazione del programma di rilancio del Mezzogiorno, ha promesso di dedicarsi alla questione tutto il mese di agosto, fissando a settembre il prossimo appuntamento per fare il punto sugli sviluppi.

"Il Mezzogiorno è una questione nazionale e come tale va gestita con strumenti non ordinari. E' necessaria una visione politica più generale. Questo significa che bisogna cominciare a ragionare su di un piano quello che il presidente Berlusconi definisce un piano Marshall per il Mezzogiorno", ha sottolineato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Cipe Gianfranco Micciché il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, i ministri dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e dello Sviluppo economico Claudio Scajola.

Per il ministro dell'Economia, il Piano attuativo regionale della Sicilia ''costituisce, oltre al primo, anche il paradigma sul quale intendiamo sviluppare il rapporto con le altre regioni. E' il primo Par presentato e primo approvato. Altri sono stati presentati dopo altri non sono stati presentati''. E rimarca: Il risultato ottenuto oggi, ''è il frutto di una dialettica molto intensa. Abbiamo raggiunto concordemente un addendum che ha un alto valore politico''.

"Il confronto avuto con il governo indica che la collaborazione è piena", rimarca Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, dicendosi ''pienamente soddisfatto", dal via libera del Cipe e ribadendo la "piena sintonia con il governo". "Non abbiamo tolto un euro dalla spesa corrente, in uno spirito di continua collaborazione", aggiunge Lombardo ricordando come l'esecutivo si prefigga l'obiettivo, "storico", di superare il divario tra Nord e Sud."Non credo ci vorranno dieci anni – sottolinea Lombardo – ma anche lavorare perché tra vent'anni si raggiunga il vero obiettivo dell'unità del Paese credo che sia uno dei meriti storici più importanti che questo governo possa vantare".

"Oggi è stato firmato il Par, che definirei il Par della pace… ", sottolinea Gianfranco Micciché. Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio l'accordo raggiunto oggi all'interno della maggioranza di governo è la dimostrazione della pace raggiunta dopo le polemiche e le tensioni dei giorni scorsi sulle risorse per il Sud. "Berlusconi – dice – ha lavorato molto bene ed è riuscito a risolvere in poco tempo la questione".

"Esprimo soddisfazione perché la deliberazione di oggi del Cipe pone fine a una fase di dialettica abbastanza vivace tra di noi che ha accompagnato la vicenda del Fas. Ora bisogna recuperare il tempo perduto", rimarca da parta sua il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo . "La composizone della conferenza stampa di queta mattina – continua Prestigiacomo – è la migliore risposta possibile alle discussioni e alle polemiche di questi giorni. Rappresenta la ricosturizone di un rapporto tra di noi".

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