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‘Dance Of Fire’ un spettacolo con Aziza Mustafa Zadeh

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ANGHIARI – Grazie al festival di Arezzo arriva in Italia una grande star internazionale famosissima all’estero, dove i suoi concerti sono sempre dei trionfi di pubblico e di critica, ma che per il pubblico italiano resta una novità. Un’artista che suona, canta e compone con un linguaggio jazz tra i più straordinari che si possano sentire oggi.
Si tratta di Aziza Mustafa Zadeh, che ad Arezzo ha concesso l’esclusiva italiana per presentare “Dance of Fire”, un progetto in continuo aggiornamento al quale continuamente aggiunge sue composizioni. Aziza è una pianista, cantante e compositrice originaria dell’Azerbaijan, la cui biografia è pregna di musica sin dall’infanzia. Figlia di jazzisti, suo padre Vagif Mustafa Zadeh, il più famoso pianista jazz e compositore dell’Ex Unione Sovietica, fu il creatore dell’Aseri-Jazz, lo stile che include il “Mugam”, una forma tradizionale di improvvisazione musicale del suo paese di origine, l’Azerbaijan. Sua madre Eliza, che tuttora la segue in concerto, è una cantante lirica e jazz che si è spesso esibita assieme al marito. Aziza apprende subito le sonorità del jazz e del mugam (genere basato sull’improvvisazione della tradizione dell’Azerbaijan). La sua carriera ha preso il volo sin da giovanissima: a soli 17 anni si aggiudica il premio Thelonious Monk di Washington; il suo primo omonimo disco la farà conoscere al pubblico e i dischi successivi la consacreranno come grande artista a livello internazionale, con 15 milioni di copie vendute. “Always”, uscito nel ’96, le procura riconoscimenti prestigiosi come il Phono Academy Prize per miglior album jazz e l’Echo Prize della Sony. Non a caso al suo arrivo in occidente, subito dopo l’uscita del suo primo cd con Sony Records, la critica l’ha paragonata ai più grandi musicisti come Keith Jarrett, Bill Evans, Chick Corea.
Se la musica di Jazziza, così la chiamava il padre, ha conquistato il pubblico è per via della straordinaria commistione di generi e stili diversi, che la pianista opera con un’alta padronanza tecnica e un senso del ritmo straordinario: il jazz occidentale incontra la più alta tradizione pianistica e musicale classica europea mescolandola alla tradizione popolare russa. Le sue composizioni accolgono dunque citazioni bachiane e incursioni romantiche, ma soprattutto risplende nelle sue improvvisazioni virtuosistiche la musica originaria della sua terra. Tutto questo già basterebbe per affascinare il pubblico, ma la vera magia nasce quando Aziza comincia a cantare e la sua voce cristallina vola attraverso remote e sinuose melodie orientali per irrompere improvvisamente nello scat jazzistico, lasciando il pubblico col fiato sospeso, come le acrobazie di un funambolo e lo conquista con la sua bellezza straordinaria, intensa e naïve.
Questo appuntamento è dunque una rara occasione per ascoltare dal vivo la sua splendida musica, e anche per ammirare l’incantevole bellezza della principessa del jazz. E al talento e alla bellezza di Aziza renderà omaggio Giovanni Raspini, argentiere e gioielliere di Arezzo famoso nel mondo, che sarà lo sponsor esclusivo del concerto, dedicando all’artista un gioiello con il quale Aziza poserà nel delizioso teatro neoclassico di Anghiari appena restaurato (Teatro dei Ricomposti di Anghiari, Venerdì 20 Novembre ore 21.15).