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Ddl Manovra Confartigianato

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Ddl Manovra Confartigianato

“Un primo passo importante che recepisce le sollecitazioni di Confartigianato per rimuovere una grave discriminazione a danno delle piccole imprese del settore costruzioni”.
Così il Presidente della Federazione Costruzioni di Confartigianato Imprese Arezzo, Paolo Meloni, commenta l'approvazione da parte del Senato, dell'emendamento al Ddl collegato alla Manovra finanziaria che elimina il divieto per i consorzi d'imprese di partecipare ad appalti pubblici ai quali partecipa singolarmente anche una delle aziende consorziate.
L'emendamento, presentato dai Senatori Domenico Benedetti Valentini, Angelo Maria Cicolani, Giancarlo Sangalli, Mario Baldassarri, Salvo Fleres, Massimo Garavaglia, con il parere favorevole del relatore al Ddl collegato alla Manovra, Sen. Lucio Malan, ristabilisce i principi del Codice degli appalti che era stato modificato da un decreto approvato a settembre 2008. Si prevede che, a decorrere dal 1° luglio 2009, alle gare d'appalto per i lavori pubblici di importo inferiore a 10 milioni di euro e alle gare d'appalto per servizi e forniture di importo inferiore a 2 milioni di euro, non si applicano le norme del decreto approvato a settembre 2008.
“In una fase particolarmente delicata per la vita economica e produttiva del nostro Paese – continua Paolo Meloni – il Senato ha riconosciuto le ragioni ed i legittimi interessi di tante piccole e medie imprese che, nei fatti, sarebbero state escluse da una fascia di mercato per loro molto rilevante. Ora ci auguriamo che la modifica approvata oggi venga rapidamente approvata definitivamente dal Parlamento”.
Sono cinquemila le imprese artigiane associate a Confartigianato che aderiscono ai 165 Consorzi del Sistema confederale, offrendo lavoro stabile e qualificato a più di 35mila addetti e producendo un fatturato annuo che si attesta su 1 miliardo di euro.
Soddisfazione viene espressa anche da Simone Verdelli, coordinatore della Federazione costruzioni di Confartigianato: “L'abolizione non è ancora definitiva – sottolinea Simone Verdelli – nel frattempo però, è stata riconosciuta la necessità di annullare una disposizione che potrebbe mettere in gravi difficoltà le imprese e i consorzi artigiani che, a differenza di altre forme consortili, coinvolgono nella propria base sociale un numero d'imprese molto ampio. Dal punto di vista operativo, tenuto conto dei tempi e delle scadenze imposte dai pubblici appalti, diviene estremamente gravoso per i Consorzi coordinare così tante imprese ed evitare di incorrere involontariamente nella partecipazione congiunta delle gare”.