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De Robertis a Firenze per progetto FIGC-Ministero Istruzione

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De Robertis a Firenze per progetto FIGC-Ministero Istruzione

Oggi pomeriggio, a Firenze, l’assessore allo sport del Comune di Arezzo Lucia De Robertis partecipa alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “I valori scendono in campo”, un progetto didattico nato da un accordo tra il settore giovanile della Federazione Italiana Gioco Calcio, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia.
“Sport come strumento di valorizzazione dei principi di convivenza civile, un’idea nella quale il calcio non è visto sotto il profilo prettamente agonistico ma come sport di squadra, per questo deputato a trasmettere ai giovani il senso delle regole, dell’amicizia, del reciproco aiuto. Per non parlare, poi, di chi il calcio oltre che praticarlo lo vive domenicalmente tra gli spalti di uno stadio”. L’assessore Lucia De Robertis introduce con queste parole l’appuntamento di Firenze: la Toscana è infatti una delle 10 regioni italiane dove i progetto troverà avvio sperimentale.
“Il Comune di Arezzo – continua Lucia De Robertis – non può che condividere questa impostazione di fondo, visto che stiamo lavorando nella stessa direzione e con gli stessi intenti di questo progetto nazionale”.
Il calcio come strumento formativo interdisciplinare: tre anni articolati in più cicli nei quali, prima alle elementari poi anche nelle scuole medie e materne, verrà proposto lo studio di materie come storia, geografia o geometria usando il calcio come filo conduttore. Già alla fine del primo ciclo del progetto, verrà organizzata una festa in ognuna delle città coinvolte, durante la quale saranno allestite mostre sui lavori dei ragazzi, giochi e attività di animazione.
“Sembra strano ma, pensandoci bene, in un campo da calcio – sottolinea l’assessore – troviamo figure geometriche di ogni genere, si possono trattare concetti quali circonferenza, cerchio, rettangolo, perimetro, area. Senza considerare che introdurre geograficamente il Brasile, può essere più agevole, parlando a giovani alunni, partendo da Pelè piuttosto che dall’attuale presidente Lula”.
Per ogni città capoluogo di provincia, sarà costituito un comitato organizzatore locale che sarà il punto di riferimento delle scuole partecipanti con il compito di scegliere 6 scuole che individueranno a loro volta 2 classi di terza, 2 di quarta e 2 di quinta elementare. Attraverso l’ausilio di un kit didattico che ogni classe riceverà, il progetto propone una rilettura giocosa delle materie di studio utilizzando i miti e i maggiori eventi calcistici contestualizzati nel luogo e nel periodo in cui sono accaduti. Ogni docente riceverà il kit comprendente il regolamento del progetto, una guida didattica, materiali e test di verifica e un dvd con un cartone animato di 3 carismatici personaggi che accompagneranno i ragazzi durante tutto il percorso. Tra gli esiti finali ci sarà la scrittura di un codice etico elaborato dagli stessi alunni delle scuole primarie sui diritti dei bambini al gioco, in vista di una Carta dei Diritti e dei Doveri dei Tifosi, scritta direttamente dai bambini stessi e ratificata da un comitato di esperti nominato dalla F.I.G.C.