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Decreto Milleproroghe

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“Norme assurde che mettono in ginocchio migliaia di imprese”: così Cordovani Giampaolo, Presidente di Confartigianato Auto-bus operator Arezzo (che a livello nazionale rappresenta 3.000 imprese, con 10.000 addetti, che svolgono attività di trasporto persone) giudica le nuove regole sul servizio di noleggio con conducente contenute nel Decreto Milleproroghe all’esame dell’Aula del Senato.
Cordovani contesta innanzitutto lo strumento normativo con cui si ‘rivoluzionano’ le disposizioni sull’attività di autonoleggio. “Non si può utilizzare un decreto come il cosiddetto ‘Milleproroghe’ per stravolgere i principi di una legge organica e complessa, la n. 21 del 1992, che disciplina il nostro settore”.
“Non condividiamo e non possiamo accettare – aggiunge Cordovani – i contenuti di norme pensate per rispondere alle criticità del trasporto persone nella città di Roma e che finiscono per mettere in crisi la nostra categoria in tutta Italia e soprattutto nelle piccole città.
“Difatti, le difficoltà della capitale le conosciamo bene e siamo peraltro convinti che con le regole e norme già in vigore, si sarebbe potuto e si puo’ già fare molto per combattere l’abusivismo che mette in ginocchio non solo l’attività dei tassisti, anche le nostre aziende. Ulteriore questione, deriva dal fatto che non servono pertanto nuove regole, ma far applicare quelle che già esistono, con controlli ed azioni mirate delle forze dell’ordine”.
“Mi auguro – conclude il Presidente Cordovani – che, in un momento così difficile per l’economia in cui le nostre imprese e quelle di molti altri settori sono in affanno o addirittura a rischio chiusura, vi possa essere un ripensamento e si possano trovare soluzioni ragionevoli e condivise per evitare di creare tensioni tra le diverse categorie di imprenditori che svolgono attività privata di trasporto persone”.