AREZZO – «Ho ricevuto risposta scritta dall’assessore Banchetti a una mia interrogazione sull’assegnazione dei premi ai dipendenti della LFI, dove paventavo la mancanza di uniformità di trattamento tra dipendenti storici LFI e dipendenti ex Atam.
Anche se formalmente è ineccepibile che una società per azioni non motivi le proprie scelte di indirizzo gestionale se non nella sede deputata dell’assemblea dei soci, ritengo che i dirigenti attuali della LFI dovrebbero avere ben presente che l’azienda di diritto di privato per la quale lavorano offre un importante servizio pubblico ai cittadini. E Arezzo rappresenta il territorio con il maggiore bacino di utenza per l’azienda di trasporto. Di conseguenza, così come accade per altre società partecipate dal Comune si gradirebbe che la dirigenza della LFI manifestasse una maggiore apertura nei confronti del consiglio di amministrazione, quindi dei soci, quindi del Comune di Arezzo.
Dopo la cessione di Atam spa alla LFI sulla quale ci siamo espressi negativamente ci auguravamo che l’attuale amministrazione seguisse una gestione aziendale e del personale tale da stemperare gli animi invece che dare adito a critiche. Rileviamo purtroppo che non è così. Le vicende dei rapporti tra dirigenza LFI e lavoratori ex Atam sono ben note a tutti, ricordo solo le azioni intimidatorie all’interno dei mezzi di trasporto durante il servizio di guida, e proprio per questo la dirigenza dovrebbe dimostrarsi più disponibile e trasparente in ogni fase del suo percorso professionale.»