Home Cronaca “Dietro ogni profumo una storia”. E’ il segreto di …

“Dietro ogni profumo una storia”. E’ il segreto di …

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MARAKESH – Vive a Marrakech da 30 anni. Un esilio volontario nel cuore della Medina. Un eremita che lavora instancabilmente alla creazione di profumi. Oltre 50 fragranze nei suoi palmares, prodotti unici, di cui cura personalmente la scelta del nome, il packaging, le forme scultoree del flacone. Hanno nomi sofisticati, inquietanti, ammalianti i profumi di Serge Lutens. 'Rousse', 'Louve', 'Serge noir', 'Fumerie turque', 'Ambre sultan', 'A la nuit', 'Cuir moresque', 'Tuberose criminelle', 'Ambre sultan', 'Nuit de cellophane', uno degli ultimi profumi. Lutens mixa sapientemente ingredienti, materie prime, spesso essenze rare, trovando mix inediti. Chiodi di garofano e gelsomino, miele bianco e muschio, origano, alloro e mirto accanto a resine prodotte naturalmente, ma anche cedro, sandalo, mandarino, noce moscata, cumino e fiori di garofano miscelati a petali di rose, vaniglia e cannella, tabacco dolce, aghi di pino, incenso, liquirizia.

Di poche parole Lutens, in una recente intervista al settimanale francese, 'Point de vue' aveva semplicemente risposto: 'Un profumo' Un linguaggio, una drammaturgia, una partitura, la scrittura originale. Del resto quando un uomo o una donna acquistano un profumo nessuno sa realmente a cosa va incontro. Non si tratta solo di fragranze'. 'Ogni profumo ha una sua storia, misteriosa, nascosta come la 'tuberosa criminale'. Mi ricorda Caterina dei Medici, la sfortunata regina di Francia, moglie di Enrico II di Valois. Veleni, alchimie, filtri magici, sortilegi, esorcismi, profezie e vaticini. "In fondo ogni profumo – dice – è composto da molecole viventi che formano trame invisibili, inconscie. Bisogna soltanto sapersi abbandonare".

Serge Lutens sceglie personalmente i nomi dei suoi profumi. Sono spesso legati alla sua storia personale, al suo vissuto. Come 'Serge noire'. Un tessuto che ricorda la scuola e le blouse d'antan, quelle con i bottoni di porcellana, ma anche le sottogonne dell'haute couture francese. Amo il nero. E' strano, eppure nella mia immaginazione il nero rappresenta la luce. Un colore rassicurante che sa proteggermi, calmarmi. Non potrei farne a meno, non saprei indossare un'altra sfumatura'.

Ogni profumo per Serge Lutens deve poter raccontare o nascondere una storia. È il caso di 'Iris Silver Mist', uno dei suoi must dedicato alla divina Simonetta Vespucci, amata da Giuliano de' Medici, celebrata da Lorenzo il Magnifico nel suo poema 'Selve d'Amore', ritratta da Botticelli e Piero della Francesca, scomparsa giovanissima a 22 anni. Il suo unguento preferito era l'iris pallida. Lutens ha confessato che 'ogni profumo nasce da una profonda introspezione' ed è 'un lusso solitario e passionale'.

Articlolo scritto da: Ign