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Domenica Cinque: le verità nascoste di Gabrile del GF

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Domenica Cinque: le verità nascoste di Gabrile del GF

ROMA – “Le sue donne erano donne particolari, frequentava l’ambiente della droga, e aveva una donna che
le forniva la droga, il metadone, e poi si vantava”
GABRIELE, SDEGNATO, REPLICA IN STUDIO:
“Dagli zero ai diciotto anni ho subito da lei violenza fisica, psicologica, e morbosità fisiche che solo due anni fa, da un analista, ho scoperto essere altro…
Tu, mamma, lavoravi nei locali notturni e una volta, quando io avevo 18 anni, volevi che io, che non avevo mai usato il mio corpo, ballassi al tuo fianco.”
Oggi “Domenica Cinque” ha ospitato Patrizia, la madre di Gabriele, l’ex concorrente del GF 10, che racconta come all’età di 18 anni subì una violenza sessuale durante una festa e da questo abuso e nata Elettra.
La signora parla della nonna di Gabriele e dell’amore viscerale che legava la nonna alla nipote.
La madre parla del figlio usando il suo nome da donna, Elettra, e si rivolge a lui usando sempre il femminile.
“Non mi interessa che Elettra sia diventato uomo. Elettra ha avuto una infanzia e, ancora di più, una adolescenza molto particolare: era omosessuale, e non aveva delle buone amicizie. Le sue donne erano donne particolari, frequentava l’ambiente della droga, e aveva una donna che le forniva la droga, il metadone, e poi si vantava. Lui non si bucava, ma la vendeva; chiedeva soldi a mia madre, faceva feste.”
Poi, la madre di Gabriele mostra delle lettere tratte dai diari scritti dalla nonna di Gabriele e ne legge alcun stralci:
“Oggi mi ha messo le mani addosso, mi ha sputato addosso, mi ha insultata perché deve correre dalla sua amante.”

“Mi ha chiusa in bagno, ha toccato i miei morti e mi ha costretta ad aprire la finestra sapendo che soffro di cuore; lo ha fatto per farmi del male proprio come quando mi ha sbattuta contro una vetrata e mi ha lasciata in mezzo ad una montagna di vetri, spaccandomi il braccio.”

La madre di Gabriele aggiunge anche:
“Un giorno aravamo in macchina, Elettra stava guidando, sua nonna era seduta vicino a lui, e io e l’altra mi faglia di 4 anni eravamo sedute dietro.
Elettra pretende dei soldi da mia madre per andare negli Stati Uniti con la sua ennesima amante, mia madre si rifiuta, Elettra lascia il volante e picchia mia madre.”

Dopo aver ascoltato le dichiarazioni della madre, Gabriele, scioccato, chiede di poter intervenire in trasmissione, entra in studio, e dichiara:

“Mia nonna era alcolizzata da sempre, e sai che dopo una certa ora del pomeriggio si trasformava in un mostro. E sai benissimo che dagli zero ai diciotto anni ho subito da lei violenza fisica, psicologica, e morbosità fisiche che solo due anni fa, da un analista, ho scoperto essere altro…
Tu, mamma, dov’eri? Dov’eri quando mia nonna mi toccava, mi picchiava, metteva le mani addosso, quando picchiava anche mio nonno.
Io ero innamorato di vita, perché per 18 anni mia nonna non mi ha fatto mettere neanche il naso fuori di caso; neanche il mare avevo mai visto.
Nonna aveva bisogno di una persona al suo fianco e tu, mamma, hai fatto uno scambio, e mi hai lasciato a lei.
Mia nonna mi massacrava quando piangevo; non mi mandava neanche a scuola: io a sei anni parlavo di Dante, ma non sapevo neanche chi era.
A 18 anni ho preso l’ultimo schiaffo e poi me ne sono andato da casa, e da quel giorno nonna si è buttata nell’alcool ancora di più.
Tu dov’eri? Tu venivi a Roma per prendere soldi perché nonna ti pagava per vederti.
Hai venduto 2 case con me e mio nonno dentro per andartene in Costa Rica.
A te mamma faceva schifo che nella mia ricerca di uomo ero lesbica.
Io non so ridere, non so sorridere, non so giocare.
Io sono entrato in una piscina due giorni fa perché quando ero piccolo tu mi ha messo la testa sott’acqua e mi hai detto che volevi vedere quanto mi duravano i polmoni.
Tu, mamma, lavoravi nei locali notturni e una volta, quando io avevo 18 anni, volevi che io, che non avevo mai usato il mio corpo, ballassi al tuo fianco.
Mia nonna era alcolizzata e mi massacrava.
Quando mi teneva la testa nel vomito perché vomitavo? Ho scoperto solo dopo anni che ero bulimico.
Ma io non ho mai abbandonato mia nonna perché l’amavo.
Nel 1992, grazie alla trasmissione “Chi l’ha visto?” abbiamo ritrovato mia nonna morta bruciata viva per strada.”