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Donella Mattesini: ‘Donno in Pensione a 65 anni? NO’

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Donella Mattesini: ‘Donno in Pensione a 65 anni? NO’

Dichiarazione di Donella Mattesini: "Il progetto del Governo sull’innalzamento dell’età pensionabile per le donne a 65 anni è inaccettabile: occorrono prima investimenti sul lavoro femminile e servizi per la famiglia. Non voglio affermare, come dichiarato dal maggior sindacato italiano, che siamo di fronte ad un "inaccettabile accanimento" contro le donne ma ritengo che non si possa puntare solo sul risparmio e farlo pagare proprio alle donne.
Sono contraria all’ equiparazione dell'età pensionabile proprio perché le donne italiane lavorano di più a quelle d’Europa: circa 4 ore in più rispetto alla media. E gran parte del lavoro di cura rimane sulle spalle delle donne. Ci devono essere quindi misure per promuovere l'occupazione femminile e favorire la conciliazione fra lavoro, maternità e carriera. Non possiamo far finta di nulla e dimenticare che in Italia, contrariamente a molti altri paesi europei, la maternità è ancora un ostacolo all'accesso al mercato del lavoro, alla carriera e alla realizzazione delle donne in un lavoro gratificante. In Italia oggi le donne sono più istruite, ma più povere e più precarie degli uomini. Le statistiche affermano che le donne laureate possono guadagnare anche il 25% in meno degli uomini con lo stesso titolo di studio. E poi come possiamo dimenticare la carenza, non sul nostro territorio ma nello scenario nazionale, dai servizi educativi e alla persona? Gli asili nido coprono poco più del 10% della popolazione infantile e al sud non si arriva al 2%. Servono risorse ma il Governo non ha finora previsto finanziamenti né per promuovere politiche attive del lavoro femminile né per proseguire nel piano per gli asili nido avviato dal precedente governo di centro sinistra.
Quanto infine alla dichiarata necessità del Governo di adempiere a direttive europee, mi limito ad osservare che quando queste mettono in discussione temi cari a Berlusconi, possono essere disattese. Strano che non si possa fare altrettanto quando sono in gioco le donne."