Home Attualità Dpef, sì all’unanimità dal Cdm

Dpef, sì all’unanimità dal Cdm

0

Roma – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Dpef 2010-2014. Lo si apprende da fonti governative. L'ok al Dpef 2010-2014 e all'allegato sulle infrastrutture era arrivato poco prima anche dal Cipe.

''Quando si va in Cdm si approva tutto, e lo si fa in poco tempo, non perché c'è mancanza di democrazia ma perché tutto è gia stato approfondito precedentemente'', ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (nella foto con Giulio Tremonti) dopo l'apporvazione del Dpef. ''E' un documento importante – ha continuato – che persegue gli stessi obiettivi che avevamo dichiarato di voler perseguire quando, con un colpo di coraggio, si è passati dalla finanziaria annuale a quella triennale l'anno scorso''. Lo afferma il presidente del Consiglio, , nel corso della conferenza stampa che segue all'approvazione da parte del Cdm del Dpef. Gli obiettivi che il governo si è prefissato, sottolinea il presidente, sono tre: ''La stabilità dei conti pubblici e del bilancio, obiettivo che siamo riusciti assolutamente a raggiungere, la coesione sociale, avevamo messo da parte 34 miliardi di aiuti per chi, a causa della crisi, dovesse trovarsi in una situazione di difficoltà, anche questo funzionato benissimo''. Il terzo obiettivo, prosegue il presidente, era quello di ''mantenere la liquidità per il sistema delle imprese. Riteniamo che questi obiettivi siano stati raggiunti in gran parte e sono obiettivi dei prossimi tre anni'', sottoliea Berlusconi.

''Questo è l'ultimo Dpef, spero non vi dispiaccia''. A sottolinearlo il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa. ''Come gli altri è un documento che incrocia elementi di economia reale ed elementi di finanza pubblica''.''Pensiamo di avere, nel corso della legislatura, i contenuti e tempi per cambiare in meglio questo il paese'', ha poi aggiunto, sottolineando gli interventi che il governo metterà in campo, in particolare che riguardano le riforme.

Nel Dpef dello scorso anno, ha spiegato il ministro, "c'era già chiara la traccia politica che avremmo fatto e che abbiamo fatto. Già si parlava di crisi e del condizionamento che avrebbe esercitato sulla politica economica del governo. Non c'era scritto in che giorno sarebbe arrivata ma evidentemente il fattore della crisi era quello che già a maggio, giugno e luglio dell'anno scorso dominava la nostra visione politica e la nostra azione". Riguardo i tre obiettivi raggiunti, di cui aveva già parlato il premier, Tremonti ha detto che la stabilizzazione del bilancio ''è iniziata l'anno scorso con l'anticipo della finanziaria prima dell'estate, sviluppata su tre anni. Possiamo dire che il risultato è stato centrato, lo diciamo noi e lo dicono tutti le istituzioni che hanno valutato il bilancio italiano. E ne trovate conferma in due dati fondamentali: uno, come è andata iera l'autoliquidazione. E' andata bene'' e per chi ha la responsabilità della finanza pubblica ''la scadenza dell'autoliquidazione è più importante di tutte le altre, dobbiamo analizzare le imposte, i soggetti ma è andata un po' meglio dell'anno scorso''.

Il Dpef è condiviso dalla Banca d'Italia e dall'Istat. L'esponente del direttorio di via Nazionale, Giovanni Carosio, che ha partecipato al Cipe, secondo quanto si apprende da fonti del Comitato, ha sottolineato di condividere il documento per quanto riguarda ''in particolare la strategia indicata che viene sviluppata in due tempi: una prima parte destinata a fronteggiare la crisi e a tamponare gli effetti e una seconda volta a favorire lo sviluppo economico e il risanamento della finanza pubblica''. Il presidente dell'Istat, Luigi Biggeri, ha evidenziato che che quello visionato oggi ''è il miglior Dpef mai letto. Mi dispiace che, come ha annunciato il ministro, sia anche l'ultimo''. Per quanto riguarda il giudizio tecnico, Biggeri sottolinea che il Dpef contiene ''una profonda e accorta analisi economica''.