Home Cronaca Esplode la ‘ghost mania’ in Italia, in tour nei luoghi del mistero

Esplode la ‘ghost mania’ in Italia, in tour nei luoghi del mistero

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Roma – A.A.A. cercasi fantasmi disperatamente. E' quanto accade nel nostro Paese dove, stando anche ad un recente sondaggio, è esplosa una vera e propria 'ghost mania'. Tre italiani su quattro, del resto, credono ai fantasmi e alle apparizioni sovrannaturali. E il desiderio, in tanti casi, è appagato visto che l'Italia, dal nord al sud, è un pullulare di luoghi del mistero. Nel cuore della pianura padana, tanto per iniziare il tour dei fantasmi, c'è un paese, Novellara, dove gli abitanti stanno con il fiato sospeso in attesa della riapparizione del fantasma della Rocca.

A breve cadrà il ventennale. Il fantasma della Rocca dei Gonzaga, racconta lo storico sindaco Sergio Calzari, "fece la sua prima apparizione nel 1990. Dunque a breve ci sarà il ventennale. Nell'antico castello si avvertono già degli scricchiolii". Pare proprio una cosa seria visto che all'epoca nel centro in provincia di Reggio Emilia si radunarono giallisti noti e meno noti in occasione dell''horror day" per una visita ricognitiva alla Rocca, tradizionalmente popolata di fantasmi.

Addirittura si è costituito una sorta di comitato virtuale, sul web, dove appassionati di misteri si prendono la briga di indicare agli italiani a caccia di fantasmi in quali luoghi trovarli. "Posti con fantasmi – segnalano – sono il castello di Azzurrina a Montebello, il castello di Venaria e quello di Moncalieri in provincia di Torino". A Spoleto è capitato pure che spettri e fantasmi siano diventati oggetto di disputa giudiziaria. Il proprietario di una casa, a suo dire infestata di fantasmi, ha ottenuto addirittura lo sconto al momento dell'acquisto.

Nel Castello degli Sforza a Imola vagherebbe inquieto lo spettro di Caterina, terribile esponente della nobile famiglia che diede il nome al maniero. Si dice che facesse gettare gli ospiti indesiderati nei pozzi del castello, sul fondo dei quali vi erano delle lame affilate. I locali sostengono anche che la nobile signora costruì il suo castello in una sola notte, con l?aiuto del diavolo. Ora, a distanza di secoli, la sua immagine viene vista ancora vagare per l?oscurità del castello, con solo un lume in mano. Non molto lontano da Arezzo, nei pressi della Torre del Diavolo di Camaldoli, all?interno del castello di Poppi, apparirebbe in certi momenti il fantasma di Matelda, autentica lady killer che secondo la leggenda uccideva gli amanti dopo una notte d?amore. In questa torre la donna fu murata viva, ma la morte non le ha mai impedito di ritornare tra i vivi. E così in tanti continuano ad andare all'antico maniero per assaporare il mistero.

In un giardino rigoglioso di piante di tutte le specie, tutto si potrebbe immaginare di vedere fuorché uno spettro. E, invece, a Lucca, pare che il giradino botanico, realizzato nel 1820 per volere dei Borboni, sia stregato. A tal punto che a qualche ora della giornata credenza vuole che si aggiri lo spettro della bellissima e seminuda Lucida Mansi, che per rimanere giovane in eterno vendette la sua anima al diavolo.

Le apparizioni soprannaturali sembrano non avere risparmiato alcun luogo. Persino nel monastero di Sant?Anna, a Foligno, si odono ancora i lamenti di suor Teresa Margherita Gesta, morta tra quelle mura il 4 novembre 1895. Lo spirito della donna abiterebbe ancora la stessa stanza che occupò in vita, malgrado sia trascorso più di un secolo dalla sua morte.

A volte è successo che vi fossero apparizioni non di singoli spettri, ma di interi eserciti, come quelli che avvennero soprattutto durante le tempora invernali e il solstizio d?inverno, nel 1517, dalle parti di Verdello (Bg) e Agnadello (Cr), dove pochi anni prima era stata combattuta una battaglia che aveva visto scendere in campo l?esercito veneziano e quello guidato dal re di Francia, Luigi XII.

Questa è storia, ma ancora oggi pare che un esercito fantasma assedi il castello di Capo Rizzuto, in Calabria, ormai abbandonato. Lo spettro di una donna è stato più volte visto aggirarsi tra le mura di un altro castello, quello di Villar Focchiardo, in Valle di Susa. Particolarmente popolato di fantasmi sarebbe il maniero della Rocca di Moncalieri, vicino a Torino. Qui sarebbero stati visti, e in certi casi fotografati, spettri di dame e cavalieri, di fanti e di boia. Appuntamento fisso ogni 25 dicembre nel castello di Oramala, a Val di Nizza, nel pavese, non tanto per festeggiare il Natale quanto per assistere alla riunione degli spettri. Leggenda vuole, infatti, che a mezzanotte si riunirebbero gli spettri di Federico Barbarossa e di Obizzo Malaspina.

La 'ghost-mania' ha preso di mira pure i luoghi sacri. C'è più d'un esempio. A Genova, nella chiesa di San Matteo, apparirebbe, ancora oggi, l?eterea presenza di un nobile della casata dei Doria. Un altro spettro è stato più volte visto nei pressi della Chiesa di San Donato. Liguria, terra feconda di spettri. Ce ne sareberro in transito anche a Palazzo Rosso. Ma turisti da fantasmi sono stati visti aggirarsi anche intorno alle rovine del convento di San Silvestro e presso la 'casa del Boia' dove ancora, in certi periodi dell?anno, è possibile udire i lamenti dei condannati a morte che passarono di lì.

Appassionati del soprannaturale riunitevi a Fosdinovo, vicino a Sarzana, dove si registra la presenza del fantasma di una giovane dama dai capelli biondi che, si dice, visse una vita molto libertina. Per punizione sarebbe stata condannata a vagare per l?eternità tra le mura del maniero stregato. Un?altra donna fatale è quella del Castello di Torrechiara, a Langhirano, non molto lontano da Parma. Attenzione, però: comparirebbe solo nelle notti di luna piena.

Non c'è regione che non venga risparmiata da presenze spettrali: al castello di Monselice, provincia di Padova, sarebbe possibile imbattersi nel fantasma di Avalda, amante di Ezzelino da Romano.

Un fantasma per città, anche Piacenza vanta il suo: è lo spettro del Castello di Gropparello. In Veneto si organizzano tour per scorgere lo spettro della 'Malcontenta' di Villa Foscari, un?altra donna bellissima, ammaliatrice di uomini, pare sia da viva che da morta. La Villa della Malcontenta fu ideata da Andrea Palladio nel 1559. Tra le sale dell?edificio si aggirerebbe ancora oggi Elisabetta, detta 'la Malcontenta', uno spirito inquieto, un tempo abitante del luogo, che appare come una bellissima donna dai capelli rossi e vestita di nero.

E nella capitale non poteva mancare il 'ghost de' noantri'. Nel Casale di Marco Simone, infatti, a Montecelio, viveva e vive ancora oggi sotto forma di spettro la marchesa Alfonsina Nocera, una donna lussuriosa che pare non abbia smesso di manifestarsi dal XVIII secolo.

Matera è famosa non solo per i suoi sassi. In tour, infatti, si va anche per cercare di scorgere il fantasma della nobile poetessa Isabella Morra che visse e morì nel castello di Valsinni, trucidata dai fratelli a colpi di pugnale. Ancora oggi il suo spirito triste vaga tra le mura del maniero, avvolto in un ampio mantello nero come la notte, forse cercando giustizia.

Se, giungendo al castello di Lagopesole, nel potentino, udite lamenti, strani suoni, misteriose luci, non è perché avete le traveggole. Siete incappati nello spettro della regina Elena degli Angeli, murata viva nelle segrete a 29 anni per volere di Carlo d?Angiò, nemico del marito Manfredi di Svevia.

A Pizzo Calabro nel castello Aragonese trovò la morte per fucilazione il re Gioacchino Murat, subito dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte. Era l?anno 1815. Da allora, il suo spirito reclama vendetta. Anche il Castello di Montebello, nei pressi di Torriana a Rimini, dicono che sia abitato da spiriti inquieti. Qui, di solito ogni cinque anni, nel giorno del solstizio d?estate (il 21 giugno), purché vi sia un temporale, sarebbe possibile avvertire l?eterea presenza di Guendalina Malatesta, detta 'Azzurrina', scomparsa misteriosamente nei sotterranei del maniero all?età di otto anni. Nata albina e con gli occhi azzurri, venne fin da piccola vista come una 'diversa' e finì per essere emarginata dai suoi coetanei. Nel 1375, mentre fuori infuriava un forte temporale, la fanciulla si lasciò scappare nei sotterranei del castello la palla con la quale stava giocando. Corse a cercarla, ma il suo corpo non venne mai più ritrovato. Sia nel 1990, sia nel 2000, sia nel 2005 sono state fatte delle registrazioni. In tutti i casi, è possibile udire in queste incisioni dei suoni, delle voci, forse un pianto, il lamento di una bambina. Di volta in volta, queste registrazioni vengono fatte udire ai turisti in visita al castello.

Fantasmi, spiriti, apparizioni. Realtà o fantasia? "I fantasmi da sempre fanno parte delle tradizione dei popoli – premette all'ADNKRONOS Umberto Cordier, studioso di tutto ciò che può definirsi ''misterioso'' e autore di innumerevoli pubblicazioni sul tema tra cui la preziosissima 'Guida ai luoghi misteriosi d'Italia'-. I fantasmi sono costantemente associati a defunti di cui sembrano rievocare le fattezze esteriori. Molto spesso le apparizioni avvengono in luoghi legati al defunto quand'era in vita; sovente sembra esservi un legame con morti violente, e per questo le "infestazioni" tendono a localizzarsi dove sono avvenuti crimini, suicidi, incidenti, episodi di guerra. E' logico quindi che siano piu' frequenti in luoghi storici, edifici antichi, castelli, fortezze".

Cordier spiega le modalità con le quali si manifestano. "Ci sono fantasmi che si limitano ad apparire immobili – dice lo studioso di misteri -altri sembrano spostarsi o compiere gesti, alcuni addiritura cercano di comunicare con i viventi. Molto spesso le apparizioni sono associate ad altre strane manifestazioni, come luci, odori, rumori, voci, ventate, cadute di sassi, spostamento di oggetti e cosi' via. Nonostante tutto, per quanto le apparizioni e le manifestazioni possano essere paurose, è molto raro che siano veramente dannose o pericolose, come si vede invece in morbosi film dell'orrore".

Ma tutto questo, dunque, è reale? "Certamente moltissimi fatti si possono spiegare come suggestione, errata percezione dei sensi, errata interpretazione di altri fenomeni naturali o artificiali, e poi anche scherzi, truffe – sottolinea Umberto Cordier -. Ma la quantità delle esperienze riferite è così grande, così vasta, così universale, che deve pur esistere qualcosa di vero in tutto questo".

Articlolo scritto da: Adnkronos