Home Cronaca Estorsioni a commercianti, 6 arresti tra i Casalesi

Estorsioni a commercianti, 6 arresti tra i Casalesi

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CASERTA – Sei presunti appartenenti al clan dei Casalesi sono stati arrestati tra Caserta, Napoli e Modena, dai carabinieri di Mondragone per estorsione continuata in concorso aggravata dal metodo mafioso. Gli indagati sono accusati di avere posto sotto estorisione commercianti di Castelvolturno (Caserta), in particolar modo nei periodi natalizi e pasquali. La tangente veniva chiesta per conto del clan dei Casaseli, gruppo Bidognetti e Venosa.
Il capo della banda di estorsori era Giovanni Venosa, 32 anni, ex attore di 'Gomorra'. Era il più spietato, il più spregiudicato. Nel maggio del 2008 in un ristorante del villaggio Coppola (Castelvolturno, Caserta), mentre era in corso una festa di compleanno con oltre cento invitati, Venosa – nipote del boss Luigi Venosa, uomo di rispetto del clan dei Casalesi – si presentò con due complici dal proprietario del locale, estrasse la pistola dalla cintola e dinanzi alla folla festante minacciò il titolare del locale per chiedergli il pagamento della tangente. Poi rivolse la pistola contro un'altra persona, che riteneva fosse un poliziotto o un carabiniere e gli ordinò di mostrargli i documenti.
Spiega il procuratore aggiunto De Raho: "Dato inquietante e che lascia ben comprendere l'atmosfera di terrore e di forte intimidazione in cui vive la popolazione di quei territori è rappresentato dalla constatazione che nonostante l'episodio delle minacce al ristorante si fosse verificato in presenza di numerose persone e con modalità connotate da spavalderia e platealità, decisive ed esclusive fonti di prova sono state, ancora una volta, le intercettazioni delle conversazioni avvenute nella caserma dei carabinieri di Mondragone tra la vittima ed un soggetto informato della vicenda".
Oltre a Venosa, che è stato arrestato a Modena dove si trovava in una casa di lavoro, stamattina sono stati arrestati anche Esterino Antonucci, 39 anni, Vincenzo Cirillo, 31, Enzo Di Gennaro, 42, Giuseppe Esposito, 32, e Antonio Caterino, 30. Mancano all'appello i due criminali che accompagnarono nella scorribanda al ristorante Venosa. Venosa, durante i permessi premio, tornava a Castelvolturno e si poneva la 'lavoro', con i suoi complici.
I carabinieri casertani avrebbero scoperto una decina di episodi estorsivi ai danni di commercianti e imprenditori.

Articlolo scritto da: Adnkronos